All’alba della partenza, una piccola parentesi nell’isola dannata del tempo perduto.

Mancano pochi giorni alla nostra partenza, ci aspetta un’esperienza tutta nuova, imprevedibile.
Un cammino che servirà a farci conoscere i nostri limiti e le nostre potenzialità, quanto possiamo imparare e quanto possiamo insegnare.

Abbiamo deciso che prima di intraprendere questo nuovo capitolo della nostra vita dobbiamo chiudere gli occhi e ritornare dentro a quel sogno, dove abbiamo lasciato tutto in sospeso.

Fuerteventura, l’isola che è riuscita a frantumare la nostra linea temporale, a stravolgere ogni cognizione e a fermare il  nostro tempo.

Abbiamo bisogno di tornare in quella che è stata la nostra bolla, un oasi sigillata dal mondo esterno e dai suoi veleni.

Abbiamo bisogno di ritornare li, dove abbiamo lasciato una poesia incompiuta sopra il tavolo dimenticandoci di mettere un punto alla fine e il tappo alla penna.

Faremo visita alla nostra casa, a quella spiaggia dannata e alla montagna sacra di Tindaya che quel giorno mi ha salvato.

Non so esattamente a cosa andremo in contro, ma sono sicuro che li qualcosa ci sta aspettando.
Sarai al centro di ogni pensiero Matias, ora sei punta del vento e luce solare.

Matias, Fuerteventura 2016

Girare l’Italia senza soldi.

Mancano 2 mesi alla nostra partenza, si avverte un po di tensione.

Siamo pronti a rischiare, siamo pronti a vivere giornalmente la sopravvivenza e i veri valori umani, sensazioni. ISTINTI.

Siamo pronti a metterci in gioco, a conoscerci, a capire fino a dove possiamo spingerci.

Siamo pronti a vedere il mondo, a conoscerlo, a conoscere la nostra casa.
Sarò sincero, inizialmente avevo qualche dubbio, qualche incertezza, ero un po scettico e mai avrei pensato che così tante persone si mettessero a disposizione per darci una mano per qualsiasi cosa

Sono rimasto davvero senza parole quando le prime persone cominciavano a offrirci un posto in cui dormire, un pasto, anche solamente una chiacchierata.

Ed è proprio uno dei valori fondamentali che vogliamo far emergere attraverso questo nostro progetto.

Con questo ci tenevo particolarmente a ringraziare tutti quelli che si sono offerti per tenere in piedi questo progetto.

Senza di voi sarebbe stato sicuramente più complicato.

 

Non si cambia!

E’ passato un anno e mezzo circa da quando abbiamo deciso di prendere in mano il nostro futuro e buttarci in quella che si può definire “la visione del mondo e della vita da pellegrino”.
E’ passato un anno e mezzo circa da quando abbiamo preso una delle decisioni più importanti e significative per la nostra vita assieme: lasciare le nostre radici e tutto quello che conosciamo in cambio di una svolta, partire alla ricerca di noi stessi e di ciò che non conosciamo ancora, delle emozioni che solo viaggiando ed esplorando si possono provare.
E’ da un anno e mezzo circa che però, al tempo stesso, ci troviamo a dover confrontarci con persone che non sempre la pensano al nostro stesso modo e che al contrario cercano di riportarci, secondo il loro punto di vista, con i piedi per terra.

E’ passato un mese e un giorno esatto da quando siamo ritornati da Fuerte e dal nostro sogno ma nonostante tutto le cose per noi non sono ancora cambiate e non cambieranno. Al contrario, più passa il tempo e più le nostre ideologie e i nostri progetti riprendono forma, si radicano ancor di più dentro di noi insieme alla positività, alla frenesia, alla voglia di ripartire il prima possibile.
Nel frattempo però, mentre aspettiamo il ritorno del caldo, mentre progettiamo, pianifichiamo e aspettiamo ancora, nemmeno qui le cose sono cambiate. Siamo sempre circondati da parole, pensieri e consigli di chi crede che questa non sia la strada giusta, nè per noi nè per nessun’altra persona sulla Terra. Man mano che sveliamo il nostro secondo progetto in solitaria, le persone che hanno la possibilità di starci vicino non stanno facendo altro che allontanarci e spingerci ancora di più a lasciare quello che avevamo lasciato il 15 settembre per Fuerteventura. Mi domando spesso come mai queste persone ancora si ostinano a cercare di infilarci in testa pensieri e modi di vedere le cose che non ci appartengono e che abbiamo già dimostrato non essere nostri.
Ognuno di noi ha i propri sogni. Pazzo non è chi cerca qualcosa di cui sente il bisogno altrove, fuori dalla quotidianità e dalla normalità. Pazzo non è chi fa di tutto per vivere come vuole, dove vuole, con chi vuole.12188967_975492229155497_5408709286556441542_n
Pazzo è chi crede di far fare ciò che vuole a chi non ne vuole sapere di fare ciò che gli viene detto.
Pazzo è chi dice “no non si può fare” quando non l’ha mai provato sulla propria pelle.
Pazzo è chi da consigli, o per lo meno ci prova, su ciò che non ha mai vissuto.

Quando una persona desidera immensamente un qualcosa e ne è convinta al cento per cento, non c’è verso di fargli cambiare idea. Nessuna parola, nessuna persona esterna, nessun lavaggio del cervello può reggere il confronto con un desiderio vivo e puro. L’unica cosa è lasciar fare. Le cose andranno come devono andare in ogni caso, anche dopo mille anni di fiato sprecato, anche dopo parole dette che il vento si porta via.

Questo è ciò che noi abbiamo in testa. Non vi chiediamo consigli, non vi chiediamo il vostro parere su ciò che vogliamo fare, se sia giusto o sbagliato… non cambierebbe le cose. Solamente speriamo di essere compresi, speriamo che chiunque faccia parte della nostra vita comprenda la nostra visione delle nostre cose (e non delle vostre). A chi importa di non essere capiti, quello succede sempre e in qualsiasi parte del mondo riguardo agli argomenti più disparati perchè siamo tutti diversi e con diverse prorità.

Se siete bramosi di darci consigli, beh consigliateci alcune chicche di posti del nostro Paese che meritano di essere visitati, ma perchè ci siete stati. Consigliateci di portare via nello zaino due paia di calzetti in più, ma perchè voi un giorno siete rimasti senza e avete dovuto camminare per chilometri senza facendovi mille vesciche. Conigliateci, ma fatelo per aiutarci ad affrontare al meglio il nostro progetto di camminare per tutta l’Italia a piedi, non per cercare di farci cambiare idea a riguardo… a meno che non abbiate provato a farlo anche voi ma senza riuscirci.

Fate si che i vostri sogni si realizzino sempre nel modo in cui voi lo desiderate. Non esiste anima sulla Terra che possa impedirvi di essere ciò che volete essere e di fare ciò che volete fare.
Noi siamo pellegrini.

Passo San Boldo - 1 novembre 2016
Passo San Boldo – 1 novembre 2016

Non fermatevi mai, perchè sarete sempre più forti.

Dopo mesi di programmazione eravamo riusciti a creare e a realizzare il nostro sogno.
Il 15 settembre abbiamo salutato le nostre case per provare a vivere una vita degna di noi, come la desideravamo, senza limiti, senza leggi, senza ottusi confini.
Siamo atterrati in una terra fantastica, Fuerteventura, una fusione di paesaggi, di culture.

Ci si sentiva esploratori del mondo, eravamo la massima espressione di noi stessi, potevamo esistere come sentivamo di farlo.

Ci è stata presentata la possibilità di vivere in una casa in mezzo al deserto di Tindaya. Praticamente siamo passati dal vivere in centri trafficati, ricchi di inquinamento acustico e ambientale, a vivere in un paradiso tutto nostro, l’unico suono percepibile era quello del vento che soffiava come se sorvegliasse e comandasse in quella terra.
Abbiamo quindi passato i primi giorni a risistemare la casa a nostro piacimento, non ci portava che fosse una casa per due persone e ci vivessimo in 5, non ci importava non avere linea telefonica, connessione o televisione, avevamo tutto quello che poteva servire per vivere più intensamente di chi rimane a casa a sognare.

 

La montagna sacra di Tindaya era proprio dietro di noi, a proteggerci, e dall’altra parte, l’oceano.

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Tindaya 22/10

Ed è stato proprio il giorno in cui in tre abbiamo deciso di godere della vetta di quella sacra montagna che gli altri due hanno preferito passare una giornata di pura quiete nell’oceano, ma quel giorno l’oceano ci ha traditi, portandosi via il nostro fratello Matias. Quanto mi sento male se penso che avrei dovuto insistere di più per farlo venire con noi quella mattina.

Con le lacrime agli occhi abbiamo rifatto la valigia e ce ne siamo andati con i brandelli di quello che rimaneva del nostro sogno.

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Avevamo assolutamente bisogno di tornare nei nostri rifugi, voi, che ci avete accolto cercando con tutte le forze di distrarci e di colmare i nostri vuoti. E col cuore in mano vi ringrazio perchè senza di voi ora saremo persi.

Ma la perdita di Matias ci ha fatto capire che il tempo è la cosa più importante e qualsiasi cosa provi ad ostacolarci non sarà un buon motivo per fermarsi, servirà solo a darci più forza. Grazie.

Non abbiate paura di affrontare la vita a modo vostro, di seguire quello che sentite anche se tutti vi dicono che è un’idea stupida.

Vi annunciamo che con l’arrivo della primavera ripartiremo, per una nuova avventura.
Questa volta giochiamo in casa.

Toccare il Mondo, per Matias

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Pronti via

Avete conosciuto Nicola, il mio amore, che vi ha subito proiettati nel mondo che vogliamo, nella dimensione che stiamo per creare con le nostre mani e i nostri piedini, con i nostri desideri e i nostri progetti, ma prima di iniziare sul serio mi sento in dovere di raccontare come è partita ogni cosa, come si è accesa questa fiaccola inesauribile di amore e vitalismo.

Ora chiunque si aspetterebbe un incontro fiabesco, con campane che suonano, petali di fiori che cadono come fiocchi di neve in montagna, uno scambio di sguardi ipnotico e un bacio così passionale da dar fastidio. Ma come potrete immaginare, Nic ed io siamo più avanti.

Prima di tutto vorrei solo fare un piccolo cenno al nostro primo contatto telematico per i miei auguri, poi un secondo contatto anonimo per qualche mieloso complimento e infine la dichiarazione. Dopo una notte insonne passata a scambiarci tattiche di corteggiamento, un giorno di pioggia riuscimmo ad incontrarci e (entrambi senza ombrello) la nostra prima conversazione faccia a faccia iniziò con “bei capelli”; a voi il piacere e la fantasia di immaginare quanta ironia aleggiava nell’aria.

Sta di fatto che io ero pienamente convinta che avrebbe potuto fare un commento del genere e niente, mi sono innamorata ve lo dico. Lui non so quando si sia innamorato della sottoscritta, ma dopo qualche tentennamento la nostra storia iniziò per mai più finire.

Per capire al meglio la dinamica di questa strana coppia dovete aver ben presente alcune cosette.
Lei è razionalità, lui è istintività
Lei è mamma, lui è bimbo
Lei è ordine, lui è sparso
Lei è stella marina, lui è scoglio
Lei è aeroplanino di carta, lui è vento impetuoso
Lei è meraviglia, lui è scoperta
Ma tutto ciò che è lei è anche lui e viceversa.

Credo che a questo punto voi sappiate ogni cosa necessaria per sedervi belli comodi sulle nostre spalle e cominciare.

Ah, dimenticavo… partenza 15 settembre 2016, biglietto di sola andata, destinazione Gaia.

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Primi passi

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso.

Pablo Neruda

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Presentazione

Tutti noi abbiamo una passione, un desiderio, qualcosa che ci caratterizza da sempre, qualcosa che alla fine pensandoci definisce il nostro carattere e di conseguenza ci distingue dagli altri. Arriva un punto nella vita in cui molti di noi si rendono conto che purtroppo questa “qualità” è sempre stata trascurata o messa da parte, quasi per forza, per dare spazio a tutte quelle cose che l’etica e l’istruzione moderna ci insegnano. Noi siamo arrivati a quel punto della vita. E vogliamo recuperare tutto il tempo perso, la nostra passione è intrecciarci con la natura, conoscere, apprezzare, gustare i frutti del mondo nei modi più semplici possibili e godersi la vita ascoltando i bisogni del nostro corpo e della nostra mente rifiutando le omologazioni che ci vengono offerte. Questa società ci sta togliendo tutto senza rendersi conto che ciò che rendeva il nostro mondo “bello” e ricco di qualità, sta diventando grigio.

Ci presentiamo, siamo Nicola e Chiara, siamo fidanzati e stiamo insieme da 3 anni, ci siamo ritrovati come se avessimo sempre avuto bisogno l’uno del l’altra, amiamo la vita e siamo pronti a viverla. Abbiamo deciso di aprire questo blog per condividere le nostre esperienze con voi per poter essere d’ispirazione a chi ancora è incerto, per poter dare consigli utili a chi ne avesse bisogno e a nostra volta riceverli per poter affrontare più intensamente tutto, per dare speranza agli altri, ma soprattutto per promuovere tutte quelle facce della terra che molti non conoscono e che dovrebbero essere messe alla luce per combattere l’evolvere delle grandi città che distruggono e fanno scomparire ciò che realmente fa suscitare emozioni dentro di noi.

Abbiamo bisogno anche di voi.

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Fuerteventura 2015