Non fermatevi mai, perchè sarete sempre più forti.


Dopo mesi di programmazione eravamo riusciti a creare e a realizzare il nostro sogno.
Il 15 settembre abbiamo salutato le nostre case per provare a vivere una vita degna di noi, come la desideravamo, senza limiti, senza leggi, senza ottusi confini.
Siamo atterrati in una terra fantastica, Fuerteventura, una fusione di paesaggi, di culture.

Ci si sentiva esploratori del mondo, eravamo la massima espressione di noi stessi, potevamo esistere come sentivamo di farlo.

Ci è stata presentata la possibilità di vivere in una casa in mezzo al deserto di Tindaya. Praticamente siamo passati dal vivere in centri trafficati, ricchi di inquinamento acustico e ambientale, a vivere in un paradiso tutto nostro, l’unico suono percepibile era quello del vento che soffiava come se sorvegliasse e comandasse in quella terra.
Abbiamo quindi passato i primi giorni a risistemare la casa a nostro piacimento, non ci portava che fosse una casa per due persone e ci vivessimo in 5, non ci importava non avere linea telefonica, connessione o televisione, avevamo tutto quello che poteva servire per vivere più intensamente di chi rimane a casa a sognare.

 

La montagna sacra di Tindaya era proprio dietro di noi, a proteggerci, e dall’altra parte, l’oceano.

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Tindaya 22/10

Ed è stato proprio il giorno in cui in tre abbiamo deciso di godere della vetta di quella sacra montagna che gli altri due hanno preferito passare una giornata di pura quiete nell’oceano, ma quel giorno l’oceano ci ha traditi, portandosi via il nostro fratello Matias. Quanto mi sento male se penso che avrei dovuto insistere di più per farlo venire con noi quella mattina.

Con le lacrime agli occhi abbiamo rifatto la valigia e ce ne siamo andati con i brandelli di quello che rimaneva del nostro sogno.

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Avevamo assolutamente bisogno di tornare nei nostri rifugi, voi, che ci avete accolto cercando con tutte le forze di distrarci e di colmare i nostri vuoti. E col cuore in mano vi ringrazio perchè senza di voi ora saremo persi.

Ma la perdita di Matias ci ha fatto capire che il tempo è la cosa più importante e qualsiasi cosa provi ad ostacolarci non sarà un buon motivo per fermarsi, servirà solo a darci più forza. Grazie.

Non abbiate paura di affrontare la vita a modo vostro, di seguire quello che sentite anche se tutti vi dicono che è un’idea stupida.

Vi annunciamo che con l’arrivo della primavera ripartiremo, per una nuova avventura.
Questa volta giochiamo in casa.

Toccare il Mondo, per Matias

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