Scegliete la vita, fino alla morte. Il giro d’Italia in 80 giorni: missione compiuta!


E rieccoci, dopo 80 giorni, nella vita quotidiana, dove la porta di casa si chiude a chiave e non con una cerniera, dove i vestiti sono tutti ordinati in vari e comodi cassetti. Rieccoci dove tutto è a portata di mano.

Abbiamo portato a termine questa nostra missione, tornando a casa con un bagaglio di ricordi ed emozioni enorme e straripante. Emozioni che vorremmo condividere totalmente con voi prossimamente.

80 giorni fa siamo partiti da casa esattamente come se dovessimo fare una piccola passeggiata, senza certezze e senza sicurezze, passo dopo passo, abbiamo completato il giro. 5470km.
80 giorni di pure incognite: svegliarsi alla mattina senza sapere dove avremo dormito la stessa sera, camminare per ore senza la certezza di trovare un passaggio o di arrivare da qualche parte, proseguire senza la certezza di poter trovare del cibo, delle fontane.
Abbiamo passato la notte in tantissimi posti diversi, precisamente abbiamo passato 43 notti in tenda, 36 sotto un tetto, 1 in stazione e 1 nel giardino di una cooperativa sociale in compagnia di 20 senegalesi.
80 giorni in cui siamo riusciti a far emergere valori e sensazioni reali e a dir poco straordinarie.
Abbiamo percepito quanto sia meraviglioso poter mangiare qualcosa dopo aver patito la fame, dissetarsi dopo ore senza trovare una fonte d’acqua, sdraiarsi sotto un albero a godersi un riposo dopo 10 ore di cammino.
Cose probabilmente semplicissime e banali nel quotidiano contesto casalingo ma per noi sono state molto di più, un trofeo, percepire le vere sensazioni umane, sentirsi davvero vivi.

Ecco il frutto di 80 giorni di cammino e passaggi in autostop.
Ecco a voi la cornice di questa nostra avventura, iniziata il 10 aprile e terminata oggi, 28 giugno, che ci ha lasciato non solo ricordi ed emozioni ma anche tante tantissime cose da raccontare, da rivivere anche solo tornando indietro con i ricordi.
Vedere come questi 80 giorni si possano ridurre ad una linea come questa è pazzesco, ma soprattutto è pazzesco pensare di aver percorso questa strada con le proprie gambe o con l’aiuto di chi come noi viaggia o pensa da pellegrino!
Ci emoziona avere davanti agli occhi questa cartina, la prova concreta della riuscita di questa nostra impresa.
Ora che siamo tornati a casa possiamo dare ancora di più a chi ci circonda e a chi ci legge e ci segue, possiamo dimostrare con i fatti che se si vuole qualcosa si parte e la si ottiene, con forza, perseveranza e impegno. Tutto è possibile se solo lo si vuole, se solo si ha il coraggio di prendere la propria vita in mano e trasformarla in un’opera d’arte!

Grazie a tutte le persone che abbiamo incrociato lungo la strada, grazie a chi ci ha sostenuto da lontano anche solo dedicandoci un pensiero positivo, grazie a Nicola, grazie a me, grazie a Tias che non ci ha abbandonato un solo secondo di questi 80 giorni.

Siamo davvero tornati ricchi e soddisfatti. Il fuoco che ci stava consumando l’anima lo abbiamo lasciato ardere di vita offrendogli come tributo questa esperienza e ora non proviamo più quel senso di irrequietezza che ci faceva sentire fuori posto, ma anzi abbiamo voglia di ardere anche qui.
Siamo contenti di aver sfamato i nostri appetiti, di essere riusciti a dimostrare cose che molti credevano perdute, di aver colto il messaggio di Matias e di aver potuto farlo comprendere a molti altri.

“Il dono della vita è stato concesso a tutti noi, i suoi frutti prelibati sono a nostra disposizione e possiamo coglierli e gustarci il loro sapore in ogni momento e occasione.
Quindi non abbiate paura di sgarrare, di evitare qualcosa che vi sembra sbagliato, non abbiate timore di parlare con uno sconosciuto per chiedere anche solo un informazione, saziate la vostra curiosità, parlate agli anziani, vestitevi comodi, ascoltate musica, leggete, viaggiate, inseguite i vostri appetiti e date sfogo alle vostre emozioni per esprimere la vostra vera essenza e potervi identificare come un colore e non come un numero.
Provate a spegnere la televisione, sporcatevi le mani, dimenticatevi l’ombrello a casa, evitate di essere pignoli e di voler avere ragione poiché essa non esiste. Prendetevi in giro alla mattina, godetevi la sera, ascoltate, fate silenzio.
Non ci è stato concesso un tempo illimitato e soprattutto non siamo stati informati di quanto realmente ne abbiamo. Vale quindi la pena sprecarlo vivendo una vita che non ha una forma? Una vita che non può essere distinguibile e identificabile?
Non cercate la stabilità, di sistemarvi, evitate di essere schiavi delle abitudini e dell’etica.
Abbiamo scelto di alimentare il fuoco che sentivamo dentro, abbiamo scelto la vita.
Oggi sono 48 giorni che siamo allo sbaraglio.
48 giorni che ci svegliamo senza sapere dove passeremo la notte seguente. 48 giorni che partiamo e ci lasciamo spudoratamente nelle mani della sorte. Sono 48 giorni che vediamo posti meravigliosi, 48 giorni che conosciamo persone straordinarie. Abbiamo camminato per ore sotto il sole più cocente, abbiamo attraversato paesi durante tempeste e forti raffiche di vento. Abbiamo patito la fame, abbiamo sopportato il dolore, le vesciche, notti insonni.
Non ci pentiamo minimamente delle nostre scelte, a nostro parere stiamo conoscendo nel migliore dei modi questo paese, a contatto diretto con le persone del posto e con le loro abitudini. Abbiamo percorso quasi 3mila chilometri di cui 700 totalmente a piedi, abbiamo speso poco più di 50 centesimi mangiando avanzi di panifici. Ora siamo a Palermo e se solo penso a come siamo arrivati fin qui non dico che è stato un inferno ma godo delle splendide sensazioni che derivano dal raggiungimento di questo grande traguardo.
E c’è un motivo alla base di tutto questo, una persona responsabile di tutto ciò, una persona che ci ha fatto aprire gli occhi e che ci ha fatto imparare molto di più in un secondo che in 16 anni di scuola, una persona a cui dedichiamo questa nostra impresa. Quella persona è Matias. Che non perde occasione di farsi sentire o di darci una mano.
Ci hai insegnato la cosa più importante e noi ora, come te, scegliamo la vita, fino alla morte.”

Matias, Fuerteventura 2016

I nostri pensieri ora sono rivolti a tutte quelle persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, vorremmo ringraziarvi tutti uno alla volta, da chi ci ha ospitati a chi ha anche solo semplicemente usato il proprio tempo per scriverci un “in bocca al lupo”. Siete stati tutti fantastici, ci avete dato forza e siete tutti quindi parte integrante di questo fantastico cammino.
Questa esperienza è stata resa possibile da voi, da chi ci ha fatto fare una lavatrice, dalla signora del panificio che ci ha dato anche solo un panino vecchio e duro, da chi ci ha dato un passaggio, da chi ci ha creduto, da chi si è fidato, da chi si è detto “be perchè no”, da chi a voluto aprire il cuore a due perfetti sconosciuti.
Siete stati meravigliosi e siamo davvero onorati di poter documentare tanto amore e dimostrare che il mondo non è come viene descritto dai telegiornali, il mondo è composto per lo più da persone pronte ad aiutare chiunque, da persone che voglio fare la loro parte mettendosi a disposizione.

Ecco perchè abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio senza soldi. Abbiamo conosciuto e gustato il cuore delle persone di questo nostro fantastico paese affidandoci radicalmente a loro.

Vi auguro di comprendere gli appetiti della vostra anima, di avere la forza di prendere decisioni drastiche, di capire la fragilità della vita e l’importanza del tempo.
Vi auguro di mettervi alla prova, di lasciarvi nelle mani dei vostri istinti, di spingere voi stessi agli stremi fisici e mentali. Avere un immagine definita della vostra coscienza è impossibile se prima non si comprende a pieno la vostra realtà. La completa espressione di noi stessi è essenziale per poter esistere in una forma originale dell’essere.

un abbraccio

Nicola e Chiara


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2 commenti su “Scegliete la vita, fino alla morte. Il giro d’Italia in 80 giorni: missione compiuta!

  1. Bellissimo! Complimenti a tutti e due! Avete fatto un viaggio stupendo e in qualche modo avete fatto viaggiare anche me!
    Vi mando un abbraccio ragazzi! Siete stati favolosi!

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