All’alba della partenza, una piccola parentesi nell’isola dannata del tempo perduto.

Mancano pochi giorni alla nostra partenza, ci aspetta un’esperienza tutta nuova, imprevedibile.
Un cammino che servirà a farci conoscere i nostri limiti e le nostre potenzialità, quanto possiamo imparare e quanto possiamo insegnare.

Abbiamo deciso che prima di intraprendere questo nuovo capitolo della nostra vita dobbiamo chiudere gli occhi e ritornare dentro a quel sogno, dove abbiamo lasciato tutto in sospeso.

Fuerteventura, l’isola che è riuscita a frantumare la nostra linea temporale, a stravolgere ogni cognizione e a fermare il  nostro tempo.

Abbiamo bisogno di tornare in quella che è stata la nostra bolla, un oasi sigillata dal mondo esterno e dai suoi veleni.

Abbiamo bisogno di ritornare li, dove abbiamo lasciato una poesia incompiuta sopra il tavolo dimenticandoci di mettere un punto alla fine e il tappo alla penna.

Faremo visita alla nostra casa, a quella spiaggia dannata e alla montagna sacra di Tindaya che quel giorno mi ha salvato.

Non so esattamente a cosa andremo in contro, ma sono sicuro che li qualcosa ci sta aspettando.
Sarai al centro di ogni pensiero Matias, ora sei punta del vento e luce solare.

Matias, Fuerteventura 2016

Perché sceglierò sempre di viaggiare




Ho scelto di fare della mia vita un viaggio perché ciò che si acquisisce durante e dopo aver viaggiato è qualcosa che rimane, che ti scolpisce, che mi piace.

Voler partire é un istinto che non riesci a controllare, è una fiamma che arde e che cerca di sprigionarsi, si fa sentire sempre più forte finché non arriva il momento e finalmente puoi spiccare il volo.
Parti, ti inoltri in nuove terre, eslpori… Non puoi fare altro che scoprire e conoscere mondi di cui magari avevi letto da qualche parte, magari visto in foto, o ancora meglio di cui mai avevi sentito parlare.
L’idea di entrare in contatto con qualcosa di nuovo mi affascina, poter vedere come quella che era stata finora la mia realtà possa essere talvolta lontana anni luce talvolta così simile a quella in cui potrei trovarmi viaggiando, è emozionante e mi incuriosisce.
Mi incuriosisce perche solamente imbattendosi di persona in qualcosa di diverso dalla nostra quotidianità si puo davvero comprenderne il senso, e si conosce, si impara, si prende atto del fatto che non esiste solo l’ “IO” con le sue cose e i suoi interessi.
Quando decidi di viaggiare accetti di ritrovarti davanti a qualsiasi cosa. Dopodiché, quando ti ci imbatti, non hai la possibilità di scappare, fare dietrofront, marcia indietro, dire no questo non mi piace cambiamo aria, perché quella potrebbe essere una delle tante realtà e ci sei dentro.
Quando viaggi sei consapevole del fatto che devi prendere al volo quello che trovi. Non c’è tempo per i capricci, ne per le pretese. Bisogna cogliere qualsiasi occasione, che sia l’occasione di imparare qualcosa, che sia l’occasione di conoscere sé stessi o cose nuove.


Una scuola di vita che anche se non ti insegna una data ti insegna a saper vivere pienamente a contatto con la Terra che ci ospita e con chi esiste ed è con noi.
Ammiro con tutto il cuore i genitori pellegrini della Terra che decidono di crescere i propri figli viaggiando, in quanto consapevoli che oggigiorno questo è il modo più sano sicuro e naturale per riuscirci al meglio, per farli diventare forti, consapevoli e tenaci.
Viaggiare ti apre gli occhi e ti apre la mente, cosa fondamentale in questi tempi di odio, pregiudizi, distruzione e insensibilità.

Io scelgo di viaggiare vivendo e di trasmettere questa prospettiva a quanta più gente possibile dimostrandolo con la mia realtà.
Imparare viaggiando è, secondo il mio punto di vista, uno dei modi migliori con il quale affrontare la propria esistenza sulla Terra e dedicherò la mia vita a questo.

La morte mi spaventa ma non l’aspetterò sulle mie ginocchia, preferisco ardere che appassire

“Bisogna osare per realizzare i propri sogni, la morte mi spaventa ma non l’aspetterò sulle mie ginocchia, preferisco ardere che appassire”

Fuerteventura 2015

Questa è la mia vita, ci faccio ciò che voglio, non sono stato “creato” o progettato per gli sporchi interessi di qualcun altro, tanto valeva costruire un robot.
Se devo essere una macchina sarò la macchina di me stesso, darò un senso a questa esistenza e la farò mia.

Ho bisogno di staccarmi da questa realtà artificiale, da tutte queste falsità, da questa società e ciò che procura. Stiamo andando alla deriva, sottomessi a delle idee, pedine, costretti a partecipare a questo gioco in cui tutto sembra estremamente organizzato e prestabilito per fini di altre persone nate allo stesso nostro modo. Ma come fate a stare sotto a tutto ciò?
Voglio sentire emozioni forti, provare cose reali, glorificare gli istinti animali che compongono la nostra natura

Vi auguro di sentire l’essenza della vita scorrere dentro alle vene.
Vi auguro di percepire l’inarrestabile scorrere del tempo e di cogliere l’importanza di ogni secondo che passa.
Vi auguro di soffrire, di farvi abbracciare dal dolore e infine di superarlo ritornando più forti di prima.

Vi auguro di conoscere i vostri diavoli e di imparare a vivere al di sopra di essi poiché non vi abbandoneranno mai.

Vi auguro di perdere qualcosa, di capire l’importanza che bisogna dare alle cose mentre sono ancora dentro la nostra vita.

Vi auguro di godere di ciò che vi circonda, sempre ed in ogni circostanza perchè troppe cose non torneranno più.

Seguite il vostro cuore, seguite i vostri istinti, i richiami del corpo, non vergognatevi di essere reali.
Non abbattetevi se non avete sempre la felicità dalla vostra parte, poiché abbiamo una concezione di essa solo perchè siamo consapevoli che esista anche il dolore. Non saremo poi cosi meravigliati da una giornata senza nuvole se non conoscessimo la pioggia.

Un abbraccio.

 

L’uomo sta dimenticando di essere un animale.

Siamo nel 2017, terzo millennio, un periodo che ha consolidato valori e sistemi che sembrano solidi e indistruttibili ma allo stesso tempo si percepisce qualche cenno di precarietà. Errori, evidenti cambi climatici, si arriva a pensare che l’uomo sia la causa della futura distruzione di questo meraviglioso pianeta. L’uomo con le sue super tecnologie all’avanguardia, con la continua ricerca scientifica, i miliardi spesi per trovare l’acqua su Marte mentre da qualche parte nel mondo c’è ancora chi fatica a bere un bicchiere d’acqua (sporca) in un giorno.
C’è qualcosa che non funziona.
C’è qualche incongruenza tra cos’è realmente l’uomo e come si atteggia nei confronti di tutto il resto.

Beh l’uomo non è altro che è un animale, frutto di milioni di anni di evoluzione, di adattamenti e selezioni naturali. Niente di più, nulla che lo rende più importante di una gallina, di un lupo o qualsiasi altro essere vivente.

Ma dal giorno della sua comparsa ad oggi la combinazione tra pollice opponibile e un cervello strutturato e sviluppato hanno portato l’uomo a dominare su ogni cosa immaginabile, a sentirsi un dio che può decidere le sorti di ogni cosa.

Ma tutto ciò a cosa ci ha condotti realmente?

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Mentre in alcune parti del globo alcune persone ancora vivono come i nostri cari antenati, tutto il resto del mondo sta subendo un cambiamento radicale e estremamente terrificante.
Non ci rendiamo conto di quanto i nostri comportamenti abituali si stiano riducendo in azioni ripetitive e vuote.
Ci stiamo trasformando in macchine, obbligate da un sistema consumistico a passare la totalità della vita a servire altre persone, a seguire schemi, a ripetere ogni giorno le stesse cose.

Ora siate sinceri, quanti di voi provano un senso di forte irrequietezza di fronte a tutto ciò?
Quanti di voi si innervosiscono pensando che dovremo sacrificare la nostra idea di vita pur di adattarci? Dobbiamo lavorare per tutta la vita per sopravvivere, per portare a casa dei pezzi di carta chiamati soldi, un invenzione straordinaria all’epoca, ma comunque un invenzione, mentre i nostri grandi rappresentanti ci portano a una crisi finanziaria che fanno apparire qualche fenomeno naturale, come un uragano, come qualcosa che non si può controllare.

Beh se provate anche voi questo malessere la risposta è semplice.
Siamo animali.
Niente di più. Magari abbiamo anche bisogno di migrare durante l’anno, lo zugunruhe è stato riscontrato anche in altre specie.

Non si potrà evitare quello a cui l’uomo ci ha portati ma non dimenticatevi di ciò che siete.

Seguite il cuore, le vostre sensazioni, correte, urlate, accoppiatevi, ma non sottomettevi anche con la coscienza, siamo dei meravigliosi animali, non delle macchine.

Un abbraccio

Toccare il Mondo

 

Un nuovo anno è arrivato. Vi facciamo i migliori auguri per iniziare al meglio.

Anche questo 2016 finalmente è terminato. Un anno che resterà comunque eterno, un anno che ci ha segnati, ma che ci ha fatto imparare molto. Con l’arrivo della mezzanotte finalmente diamo il benvenuto ad un nuovo inizio e non possiamo far altro che augurare a tutti voi, spiriti liberi e spiriti in cerca di libertà, che questo nuovo inizio sia il punto di partenza per qualcosa di speciale, unico e entusiasmante.
Vi auguriamo di dare inizio ad un anno pieno di avventure, vi auguriamo di mettere fine ad un capitolo per iniziarne uno ancora meglio, ancora più emozionante, ancora più indelebile per quella che è la vostra vita e la vostra anima.
Vi auguriamo di trovare quello che stavate cercando, e di scrollarvi di dosso tutte le paure e le insicurezze che quest’anno vi ha legato all’anima.
Vi auguriamo di non dimenticare gli errori e le sconfitte che avete collezionato, perché é grazie a queste che crescerete e queste vi daranno la forza per non commetterne più.
Vi auguriamo di iniziare un nuovo anno con le persone che più amate, perché in un attimo le cose possono cambiare e non si può tornare indietro… Cogliete l’attimo!
Vi auguriamo infine di vivere un nuovo anno all’insegna del viaggio, della scoperta, dell’avventura, perché questo per noi sarà l’inizio di un nuovo percorso da intraprendere e condividere con tutti coloro che incontreremo sulla nostra strada.
Vivete, vivete ancor più intensamente di quanto non abbiate fatto negli anni passati.
Non c’è tempo per i rimorsi, i rimpianti, le possibilità non colte e le possibilità ignorate.
Date inizio a questo anno nel VOSTRO miglior modo possibile, e vivere i suoi giorni pensando che saranno irripetibili e che mai nessuno potrà restituirveli.
Non abbiate paura di seguire il vostro cuore, non abbiate il timore di mettere alla prova ciò che sentite.
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Vivete!!
Buon nuovo inizio, pellegrini!

Toccare il Mondo.

Non si cambia!

E’ passato un anno e mezzo circa da quando abbiamo deciso di prendere in mano il nostro futuro e buttarci in quella che si può definire “la visione del mondo e della vita da pellegrino”.
E’ passato un anno e mezzo circa da quando abbiamo preso una delle decisioni più importanti e significative per la nostra vita assieme: lasciare le nostre radici e tutto quello che conosciamo in cambio di una svolta, partire alla ricerca di noi stessi e di ciò che non conosciamo ancora, delle emozioni che solo viaggiando ed esplorando si possono provare.
E’ da un anno e mezzo circa che però, al tempo stesso, ci troviamo a dover confrontarci con persone che non sempre la pensano al nostro stesso modo e che al contrario cercano di riportarci, secondo il loro punto di vista, con i piedi per terra.

E’ passato un mese e un giorno esatto da quando siamo ritornati da Fuerte e dal nostro sogno ma nonostante tutto le cose per noi non sono ancora cambiate e non cambieranno. Al contrario, più passa il tempo e più le nostre ideologie e i nostri progetti riprendono forma, si radicano ancor di più dentro di noi insieme alla positività, alla frenesia, alla voglia di ripartire il prima possibile.
Nel frattempo però, mentre aspettiamo il ritorno del caldo, mentre progettiamo, pianifichiamo e aspettiamo ancora, nemmeno qui le cose sono cambiate. Siamo sempre circondati da parole, pensieri e consigli di chi crede che questa non sia la strada giusta, nè per noi nè per nessun’altra persona sulla Terra. Man mano che sveliamo il nostro secondo progetto in solitaria, le persone che hanno la possibilità di starci vicino non stanno facendo altro che allontanarci e spingerci ancora di più a lasciare quello che avevamo lasciato il 15 settembre per Fuerteventura. Mi domando spesso come mai queste persone ancora si ostinano a cercare di infilarci in testa pensieri e modi di vedere le cose che non ci appartengono e che abbiamo già dimostrato non essere nostri.
Ognuno di noi ha i propri sogni. Pazzo non è chi cerca qualcosa di cui sente il bisogno altrove, fuori dalla quotidianità e dalla normalità. Pazzo non è chi fa di tutto per vivere come vuole, dove vuole, con chi vuole.12188967_975492229155497_5408709286556441542_n
Pazzo è chi crede di far fare ciò che vuole a chi non ne vuole sapere di fare ciò che gli viene detto.
Pazzo è chi dice “no non si può fare” quando non l’ha mai provato sulla propria pelle.
Pazzo è chi da consigli, o per lo meno ci prova, su ciò che non ha mai vissuto.

Quando una persona desidera immensamente un qualcosa e ne è convinta al cento per cento, non c’è verso di fargli cambiare idea. Nessuna parola, nessuna persona esterna, nessun lavaggio del cervello può reggere il confronto con un desiderio vivo e puro. L’unica cosa è lasciar fare. Le cose andranno come devono andare in ogni caso, anche dopo mille anni di fiato sprecato, anche dopo parole dette che il vento si porta via.

Questo è ciò che noi abbiamo in testa. Non vi chiediamo consigli, non vi chiediamo il vostro parere su ciò che vogliamo fare, se sia giusto o sbagliato… non cambierebbe le cose. Solamente speriamo di essere compresi, speriamo che chiunque faccia parte della nostra vita comprenda la nostra visione delle nostre cose (e non delle vostre). A chi importa di non essere capiti, quello succede sempre e in qualsiasi parte del mondo riguardo agli argomenti più disparati perchè siamo tutti diversi e con diverse prorità.

Se siete bramosi di darci consigli, beh consigliateci alcune chicche di posti del nostro Paese che meritano di essere visitati, ma perchè ci siete stati. Consigliateci di portare via nello zaino due paia di calzetti in più, ma perchè voi un giorno siete rimasti senza e avete dovuto camminare per chilometri senza facendovi mille vesciche. Conigliateci, ma fatelo per aiutarci ad affrontare al meglio il nostro progetto di camminare per tutta l’Italia a piedi, non per cercare di farci cambiare idea a riguardo… a meno che non abbiate provato a farlo anche voi ma senza riuscirci.

Fate si che i vostri sogni si realizzino sempre nel modo in cui voi lo desiderate. Non esiste anima sulla Terra che possa impedirvi di essere ciò che volete essere e di fare ciò che volete fare.
Noi siamo pellegrini.

Passo San Boldo - 1 novembre 2016
Passo San Boldo – 1 novembre 2016

Non fermatevi mai, perchè sarete sempre più forti.

Dopo mesi di programmazione eravamo riusciti a creare e a realizzare il nostro sogno.
Il 15 settembre abbiamo salutato le nostre case per provare a vivere una vita degna di noi, come la desideravamo, senza limiti, senza leggi, senza ottusi confini.
Siamo atterrati in una terra fantastica, Fuerteventura, una fusione di paesaggi, di culture.

Ci si sentiva esploratori del mondo, eravamo la massima espressione di noi stessi, potevamo esistere come sentivamo di farlo.

Ci è stata presentata la possibilità di vivere in una casa in mezzo al deserto di Tindaya. Praticamente siamo passati dal vivere in centri trafficati, ricchi di inquinamento acustico e ambientale, a vivere in un paradiso tutto nostro, l’unico suono percepibile era quello del vento che soffiava come se sorvegliasse e comandasse in quella terra.
Abbiamo quindi passato i primi giorni a risistemare la casa a nostro piacimento, non ci portava che fosse una casa per due persone e ci vivessimo in 5, non ci importava non avere linea telefonica, connessione o televisione, avevamo tutto quello che poteva servire per vivere più intensamente di chi rimane a casa a sognare.

 

La montagna sacra di Tindaya era proprio dietro di noi, a proteggerci, e dall’altra parte, l’oceano.

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Tindaya 22/10

Ed è stato proprio il giorno in cui in tre abbiamo deciso di godere della vetta di quella sacra montagna che gli altri due hanno preferito passare una giornata di pura quiete nell’oceano, ma quel giorno l’oceano ci ha traditi, portandosi via il nostro fratello Matias. Quanto mi sento male se penso che avrei dovuto insistere di più per farlo venire con noi quella mattina.

Con le lacrime agli occhi abbiamo rifatto la valigia e ce ne siamo andati con i brandelli di quello che rimaneva del nostro sogno.

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Avevamo assolutamente bisogno di tornare nei nostri rifugi, voi, che ci avete accolto cercando con tutte le forze di distrarci e di colmare i nostri vuoti. E col cuore in mano vi ringrazio perchè senza di voi ora saremo persi.

Ma la perdita di Matias ci ha fatto capire che il tempo è la cosa più importante e qualsiasi cosa provi ad ostacolarci non sarà un buon motivo per fermarsi, servirà solo a darci più forza. Grazie.

Non abbiate paura di affrontare la vita a modo vostro, di seguire quello che sentite anche se tutti vi dicono che è un’idea stupida.

Vi annunciamo che con l’arrivo della primavera ripartiremo, per una nuova avventura.
Questa volta giochiamo in casa.

Toccare il Mondo, per Matias

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Svegliati

Ogni volta che ti senti teso o stressato,
prendi un momento,
fermati
e smetti di fare ciò che stai facendo,
chiudi gli occhi
e fai dei respiri profondi.
Calma la tua mente e immagina che tutta la tensione nel tuo corpo scivoli via insieme alla brezza.
Ricorda a te stesso che hai tutto il tempo di cui hai bisogno per completare ciò che devi fare.
Non hai bisogno di avere fretta o sconfiggere qualcuno o qualcosa.
Libera tranquillamente tutto lo stress e la tensione dal tuo corpo.
Sostituisci il dolore con la pace.
Quando il tuo cuore è calmo e rilassato, guarda tra le ragioni per cui puoi esserti sentito stressato e cerca soluzioni migliori per gestire la situazione.
Lo stress è solamente una sensazione che hai creato con i tuoi pensieri.
Fortunatamente, hai il potere di cambiare i tuoi pensieri in qualsiasi momento.8245_900429676738516_1970966479420819970_n

 

 

Spazio confronto

Abbiamo deciso di creare questo spazio nel nostro blog per rendervi partecipi non solo delle nostre avventure e dei nostri pensieri, ma anche della nostra cultura e di come questa stia affondando le sue radici nella nostra mente. Cultura che non è capace di crescere da sola. Cultura che come un fiore inizia a sbocciare nel momento in cui si decide di donargli nutrimento, di spendere del tempo per curarlo e accudirlo.
Quale può essere la migliore fonte di cultura se non leggere e far proprie le parole di un libro? Gli insegnamenti di vita di una persona che ha avuto il coraggio di mettere per iscritto i suoi pensieri, i suoi punti di forza, le sue paure, le sue debolezze? Una persona che ha avuto il coraggio di mettersi a nudo di fronte al mondo intero, nero su bianco, parole stampate che nessuno potrebbe mai cancellare definitivamente?
O magari far proprie le parole di una qualche citazione, i pilastri di un pensiero filosofico o di una qualsiasi sorgente di sapienza che ha illuminato o che potrà illuminare le menti di chi è capace di ascoltare?
Bene, a questo proposito Nicola ed io utilizzeremo questo paesino del mondo del nostro blog per analizzare talvolta alcuni libri di autori che hanno scolpito o stuzzicato il nostro essere, talvolta per capire e far capire il pensiero (condivisibile o meno) di filosofi, artisti o semplicemente gente comune che ha avuto il coraggio di insegnare e guidare intere generazioni con semplici ma efficaci componimenti.
Questo è ciò che saremmo lieti di fare per voi, per guidarvi attraverso zone da voi ancora inesplorate, ora per pigrizia ora perchè non ne avete avuto la possibilità.
Vogliamo essere i portavoci di coloro che hanno suscitato in noi qualcosa di diverso dal solito “libro interessante, comprensibile, di facile lettura, lo consiglio ai miei amici” e “che bella questa citazione, ora la posto insieme ad una mia foto perchè fa figo”.
Vogliamo essere i portavoci di coloro che hanno e hanno avuto qualcosa da dire, al di là delle semplici banalità, dei luoghi comuni, delle frasi fatte; di gente che non avrà fatto la storia ma che potrebbe farla se solo le si desse ascolto con maggiore attenzione.
Cerchiamo qui e ora di cogliere gli insegnamenti e i consigli dati da gente che non chiede in cambio un pagamento compresivo di interessi.
Fatevi furbi, cercate di trarre ciò che c’è di buono e di utile da ogni piccola cosa.

Con la speranza che ciò che proporremmo sia di vostro aggrado e dia una spinta alla vostra sete di conoscenza, vi aspettiamo numerosi.
Confidiamo nel vostro interesse verso qualcosa di nuovo e fuori dagli schemi.

P.S.: Saranno ben accetti commenti, riflessioni, domande e quant’altro anche da parte vostra, non vi mangiamo!

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