Giro dell’Italia senza soldi – Giorno 13 Orbassano – Diano Marina 22/04/2017

Oggi è una giornata particolare, speciale.
Oggi è il 22 aprile, sono passati 6 mesi esatti, oggi arriveremo in Liguria e all’orizzonte ci sarà il mare a fare da sfondo a questa nostra giornata e come se non bastasse è la giornata mondiale della Terra. È quindi un giorno sacro, e oltre a far riecheggiare nel vento il ricordo di un fratello sarà impegno di tutti noi prendere in mano quella che è casa nostra. Poiché l’uomo continua inesorabilmente a danneggiare ciò che lo nutre, a inseguire superficialità materiali a fini economici anche a costo di andare contro colei che ci ha permesso di essere parte di questo ciclo di vita. L’uomo si comporta come se avesse una seconda occasione, come se non ci fossero problemi legati alle sue azioni considerate grandiose, come se avesse un pianeta di riserva su cui può sempre contare.
Facciamo una colazione super abbondante e tempo di rifare gli zaini e siamo gia per strada.
Raggiungiamo la Liguria, più precisamente arriviamo a Diano Marina, una bellissima cittadina sulla costa del golfo omonimo.
Anche oggi saremo con Fabri e suo cugino in un bungalow in un campeggio carinissimo a un passo dal centro e dopo un pranzo a base di carne decidiamo di visitare la città. Uno spettacolo anche se ogni volta che guardo il mare mi sento investito da una marea di emozioni.
Torniamo per cena e dopo aver passato una bella serata a ridere e scherzare ci concediamo una bella dormita.
A domani viaggiatori!

Giro d’Italia senza soldi – Giorno 11 Torino 20/04/2017

Nottata intensa, oggi Matias ha deciso di venirmi a trovare in sogno, non capivo, mi sono arrabbiato con lui, gli ho chiesto dov’era stato tutto quel tempo mi ha risposto “oceano”, mi sono a agitato ancora di più e mi ha detto che stava solo giocando e di stare tranquillo, mi sono svegliato, mi manchi.
Colazione abbondante e subito Fabri ci porta a visitare le bellezza di questa terra e come Cicerone fin da subito comincia a spiegarci tutto quello che sa su tutto ciò che incrociamo per strada.
Prima tappa Alba un antichissima cittadina in provincia di Cuneo che ci lascia incantati,  dopo aver attraversato il mercato che ci incanta coi suoi profumi e dopo aver visitato cattedrali e piazze, tempo di un boccone e siamo di nuovo per strada.
Ora ci dirigiamo verso Saluzzo, meraviglioso borgo di età romana, il centro storico è unico, case e edifici antichi che si ergono su delle piccole vie in pendenza.
In tutto questo il Monviso è sempre presente sullo sfondo con la sua cima maestosa e crea un immagine spettacolare e sarà proprio la nostra prossima direzione.
Arriviamo a Paesana, un paesino ai piedi del Monvisio circondato da splendide colline verdi e attraversato dal Po: qui ancora si mostra come un piccolo ruscello ed è incredibile pensare che sia il fiume più lungo d’Italia.
Ultima tappa a Pinerolo, un altra città storica caratteristica per il suo panorama sulle pianure torinesi e sulle alpi cozie, Fabri dice che è il posto ideale per portare la fizanzata al primo appuntamento!
Ora si torna a casa, finalmente mangiamo una deliziosa grigliata, siamo davvero entusiasti di aver conosciuto una persona così e dopo una serata di risate si va tutti a letto.
Domani giriamo tutta Torino.
Buonanotte

Giro d’Italia senza soldi. Giorno 9 18/04/2017 Varese-Vercelli

Questa mattina ci siamo svegliati con calma, il vento è il primo a farsi sentire oggi, ancora prima dei soliti uccellini.
Dopo una colazione improvvisata puliamo e chiudiamo la tenda e ci prepariamo per partire in direzione Torino.
Fa piuttosto freddo ma probabilmente questo è il punto d’Italia più a nord in cui staremo, quindi ora si fa rotta a sud.
Dopo nemmeno 15 minuti di camminata ed senza fare autostop si ferma un signore molto simpatico e ci chiede se vogliamo un passaggio fino alla provinciale che porta a Novara, assurdo, accettiamo assolutamente e in un batter d’occhio abbiamo gia fatto una quindicina di chilometri.
Il vento aumenta sempre più e ci sono dei preoccupanti nuvoloni grigi, ci mettiamo qualcosa di più pesante e riprendiamo la camminata con le dita incrociate.
Non ci crederete ma dopo nemmeno 5 minuti si ferma un’altra macchina esattamente come prima. Ci avevano avvertiti che in Italia l’autostop era taboo, ci avevano detto che le persone erano chiuse e che la nostra sarebbe stata un impresa titanica se non impossibile, bene ecco dimostrato il contrario, le persone si fermano senza nemmeno tirare fuori il pollice, le persone ci offrono un tetto e tutte le comodità possibili senza aver implorato nulla, siamo così contenti di poter documentare e dimostrare tutto ciò. La solidarietà, la condivisione, l’aiutare il prossimo, sono tutte cose ancora vive e sono ovunque. Non abbiate paura di parlare agli sconosciuti, non abbiate paura di mettere il naso fuori casa, non abbiate paura di andare li dove non conoscete nulla. Seguite i vostri appetiti perché morire affamati vuol dire non aver vissuto.
Conosciamo Lucia, una 30enne neo-mamma che in 10 anni ha girato il mondo e provato un sacco di esperienze e ora spera di far crescere i suoi “polli” di uno e quattro anni lontani dai soliti schemi grigi.
Lucia ci porta fino a Novara dove finalmente il cielo sembra essere più pulito, ci facciamo qualche chilometro a piedi ma il vento è davvero terribile oggi e ci ripariamo in una lavanderia. Dopo pochi minuti entrano due signori di colore che incuriositi dai nostri zaini e dal fatto che fossimo li dentro senza un apparente scopo ci fanno alcune domande, amano il luogo da dove proveniamo e dopo una chiacchierata ci regalano dei portafortuna.
Riprendiamo il cammino, oggi è una giornata davvero assurda, il sole splende e il cielo è finalmente azzurro limpido, potrebbero esserci benissimo piu di 20 gradi se non fosse per il vento inarrestabile e penetrante. Facciamo ancora qualche chilometro e come se non bastasse la strada diventa abbastanza stretta e pericolosa cosi decidiamo di fermarci al primo spiazzo e provare con l’autostop.
E in pochi minuti si ferma un interessante signore che ci porta all’ingresso di Vercelli mentre ci racconta qualcosa sul paesaggio e sui suoi viaggi. Decidiamo di fermarci qui invece che proseguire, il vento non è dalla nostra parte anche se crea forti e intense sensazioni.
Raggiungiamo il centro e visitiamo questa splendida città, ci sono splendide cattedrali e dei parchi molto grandi. Le vie del centro sono infinite e il vento a volte ci spinge a volte ci frena, Chiara sembra agitarsi io mi sto divertendo come un matto!
Cominciamo a preoccuparci su dove mettere la tenda con questo tempo, cominciamo ad essere anche stanchi, sulle mappe in riva al fiume Sesia c’è una macchia verde forse con qualche albero. Mentre ci dirigiamo lì ci arriva una chiamata, sono i nostri sostenitori di Giruland, che da quando siamo partiti vegliano su di noi e fanno il possibile perché tutto vada per il verso giusto, ci informano che hanno fatto una donazione a nome nostro e di Matias a un ostello qui a Vercelli e ci stanno già aspettando. Un gesto nobile che ci riempie il cuore. Ci dirigiamo subito all’ostello e veniamo accolti come dei figli, tempo di compilare dei moduli e siamo gia nella camerata. Che meraviglia.
Ci diamo una lavata, qualche partita a carte, mangiamo qualcosa ed è ora di andare a dormire.
Grazie a tutti per rendere questo progetto realizzabile, un abbraccio.
Buonanotte

Giro d’Italia senza soldi – Giorno 5 14/04/2017 San Donà di Piave-Dolo

Questa notta abbiamo dormito davvero bene anche se semplicemente in tenda, siamo stati svegliati da canti primaverili di piccoli uccelli. Il sole ci avvolge ed è anche oggi dalla nostra parte, ci concediamo un po’ di libertà prima di smontare la tenda e ripartire.
Questa sarà l’ultima occasione di salutare il nostro amato fiume Piave e ce lo godiamo alla grande.
Sistemiamo tutto e partiamo, oggi andiamo verso Padova e come ogni giorno non abbiamo la minima idea di dove arriveremo o passeremo la notte, che meraviglia, vivere le giornate una alla volta, godersi ogni momento, la fatica, gli istinti, sentire la fame.
Oggi la strada non è molto tranquilla e non ci sono molti passaggi pedonali ma almeno è la più corta, abbiamo di fronte un lungo e noioso rettilineo di 6km e una volta arrivati a metà circa facciamo una sosta sotto un albero.
Quando la strada comincia a essere troppo stretta e impraticabile decidiamo di tentare l’autostop, dopo poco si ferma Federico un ragazzo del posto, è un artista che ha provato ed è riuscito a trovare la sua strada, ci porta fino a Mestre e ci saluta dicendoci di chiamarlo se avessimo avuto bisogno.
Mentre attraversiamo la città cominciamo ad avvertire fame, ci fermiamo in un panificio chiedendo se avevano qualcosa del giorno prima spiegandogli del viaggio, purtroppo non hanno nulla ma non si fanno problemi a regalarci qualche pagnotta e dei tramezzini.
Non riusciamo a credere a tutto questo.
Riprendiamo il cammino e dopo aver attraversato Mestre e Marghera facciamo una pausa all’ombra. Ricordatevi di far respirare sempre i vostri piedi che sono il vostro mezzo più prezioso.
Camminiamo ancora per un bel pezzo finchè qualche dolore si fa sentire. Provo a fare autostop ma dopo 10 minuti nessuno si ferma, ci ho provato, la Chiara ha più fortuna, infatti ci prova lei e dopo 1 solo minuto si ferma Flori, una signora simpaticissima che ci porterebbe fino a Dolo.
Mentre siamo in viaggio le chiediamo se conosce qualche posto dove poter accamparci con la tenda questa notte ma nessuno ne viene a capo e si offre di portarci a casa sua, ha una stanza vuota e potrebbe improvvisare un letto, non possiamo far altro che accettare. Domattina ci porterà a Padova mentre va a lavorare.
Ceniamo ed è subito ora di andare a letto, devo dire che stiamo andando a dormire piuttosto presto ultimamente, era da anni che non accadeva.
Siamo felici di trovare persone disposte ad aprirsi e ad accogliere sconosciuti. Significa molto, vogliamo valorizzare tutto questo.

Buonanotte pellegrini

Giorno 5.
San Donà di Piave-Dolo 53km.
351km totali percorsi
89km a piedi.
Euro totali spesi: 0,41€