Giro d’Italia senza soldi. Giorno 9 18/04/2017 Varese-Vercelli


Questa mattina ci siamo svegliati con calma, il vento è il primo a farsi sentire oggi, ancora prima dei soliti uccellini.
Dopo una colazione improvvisata puliamo e chiudiamo la tenda e ci prepariamo per partire in direzione Torino.
Fa piuttosto freddo ma probabilmente questo è il punto d’Italia più a nord in cui staremo, quindi ora si fa rotta a sud.
Dopo nemmeno 15 minuti di camminata ed senza fare autostop si ferma un signore molto simpatico e ci chiede se vogliamo un passaggio fino alla provinciale che porta a Novara, assurdo, accettiamo assolutamente e in un batter d’occhio abbiamo gia fatto una quindicina di chilometri.
Il vento aumenta sempre più e ci sono dei preoccupanti nuvoloni grigi, ci mettiamo qualcosa di più pesante e riprendiamo la camminata con le dita incrociate.
Non ci crederete ma dopo nemmeno 5 minuti si ferma un’altra macchina esattamente come prima. Ci avevano avvertiti che in Italia l’autostop era taboo, ci avevano detto che le persone erano chiuse e che la nostra sarebbe stata un impresa titanica se non impossibile, bene ecco dimostrato il contrario, le persone si fermano senza nemmeno tirare fuori il pollice, le persone ci offrono un tetto e tutte le comodità possibili senza aver implorato nulla, siamo così contenti di poter documentare e dimostrare tutto ciò. La solidarietà, la condivisione, l’aiutare il prossimo, sono tutte cose ancora vive e sono ovunque. Non abbiate paura di parlare agli sconosciuti, non abbiate paura di mettere il naso fuori casa, non abbiate paura di andare li dove non conoscete nulla. Seguite i vostri appetiti perché morire affamati vuol dire non aver vissuto.
Conosciamo Lucia, una 30enne neo-mamma che in 10 anni ha girato il mondo e provato un sacco di esperienze e ora spera di far crescere i suoi “polli” di uno e quattro anni lontani dai soliti schemi grigi.
Lucia ci porta fino a Novara dove finalmente il cielo sembra essere più pulito, ci facciamo qualche chilometro a piedi ma il vento è davvero terribile oggi e ci ripariamo in una lavanderia. Dopo pochi minuti entrano due signori di colore che incuriositi dai nostri zaini e dal fatto che fossimo li dentro senza un apparente scopo ci fanno alcune domande, amano il luogo da dove proveniamo e dopo una chiacchierata ci regalano dei portafortuna.
Riprendiamo il cammino, oggi è una giornata davvero assurda, il sole splende e il cielo è finalmente azzurro limpido, potrebbero esserci benissimo piu di 20 gradi se non fosse per il vento inarrestabile e penetrante. Facciamo ancora qualche chilometro e come se non bastasse la strada diventa abbastanza stretta e pericolosa cosi decidiamo di fermarci al primo spiazzo e provare con l’autostop.
E in pochi minuti si ferma un interessante signore che ci porta all’ingresso di Vercelli mentre ci racconta qualcosa sul paesaggio e sui suoi viaggi. Decidiamo di fermarci qui invece che proseguire, il vento non è dalla nostra parte anche se crea forti e intense sensazioni.
Raggiungiamo il centro e visitiamo questa splendida città, ci sono splendide cattedrali e dei parchi molto grandi. Le vie del centro sono infinite e il vento a volte ci spinge a volte ci frena, Chiara sembra agitarsi io mi sto divertendo come un matto!
Cominciamo a preoccuparci su dove mettere la tenda con questo tempo, cominciamo ad essere anche stanchi, sulle mappe in riva al fiume Sesia c’è una macchia verde forse con qualche albero. Mentre ci dirigiamo lì ci arriva una chiamata, sono i nostri sostenitori di Giruland, che da quando siamo partiti vegliano su di noi e fanno il possibile perché tutto vada per il verso giusto, ci informano che hanno fatto una donazione a nome nostro e di Matias a un ostello qui a Vercelli e ci stanno già aspettando. Un gesto nobile che ci riempie il cuore. Ci dirigiamo subito all’ostello e veniamo accolti come dei figli, tempo di compilare dei moduli e siamo gia nella camerata. Che meraviglia.
Ci diamo una lavata, qualche partita a carte, mangiamo qualcosa ed è ora di andare a dormire.
Grazie a tutti per rendere questo progetto realizzabile, un abbraccio.
Buonanotte


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