Giro dell’Italia senza soldi – Giorno 14 23/04/17 Diano Marina – Arenzano


È giunta l’ora di ripartire e salutare Fabri e suo cugino, che ci hanno fatti sentire a casa per questi quattro intensi giorni. Prepariamo gli zaini, ci avviamo verso il lungo mare di Diano Marina e partiamo. Fabri cerca di persuaderci per non partire, il cielo è grigio e pieno di nuvoloni che minacciano pioggia ma noi non possiamo fermarci. Abbiamo una missione da portare a termine.

Dopo i saluti iniziamo la nostra passeggiata per il lungomare ligure, roccioso e incantevole con i suoi colori e le sue casette che danno sul mare.

Passiamo per Cervo, un paesino riconosciuto anche come uno dei borghi più belli d’Italia e dopo qualche chilometro proviamo a fare autostop. Dopo mezzo secondo si ferma un signore, infermiere di Pietra Ligure che ci porta fino alla sua cittadina passando per paesi incantati come Andora, Laigueglia che si specchia sul mare durante le belle giornate, circondati da orti e piantagioni di fiori e piante d’ogni tipo che colorano l’atmosfera e la riempiono con i loro profumi!

Scendiamo in centro a Pietra Ligure ma dobbiamo proseguire, è ancora presto e il nostro obbiettivo è di raggiungere Savona.

Decidiamo di proseguire a piedi e arriviamo a Finale Ligure. Mancano ancora un po’ di chilometri per arrivare a Savona e la stanchezza sulle gambe si fa sentire. Optiamo per dirigerci verso il casello dell’autostrada che porta a Genova e dopo salite immense e rovine finalmente ci arriviamo…. Che storie! Ci rendiamo conto che il casello è veramente piccolo e non c’è nemmeno spazio per far fermare le macchine. Che si fa? Di tornare indietro non se ne parla, siamo arrivati fin qui e dobbiamo trovare una soluzione.

Dopo qualche decina di minuti però ci ritroviamo in macchina di un ragazzo che non esce a Genova ma all’uscita prima, per Arenzano. Ci spiega che seguendo la costa per meno di 20 chilometri arriveremo a Genova! Ci consiglia un posto in spiaggia dove passare la notte e accamparsi e dopo averlo ringraziato lo salutiamo. Subito dopo ci dirigiamo verso le spiagge e dopo qualche incertezza e qualche indicazione chiesta ai passanti, troviamo casa.

Ad aspettarci lungo questa piccola spiaggia libera c’è un anziano signore che pesca e con cui scambiamo qualche chiacchiera, ma non è solo questo che ci accoglie questa sera. Troviamo posati su degli scogli dei sassi, che stanno perfettamente in equilibrio e non potevamo incontrare segno migliore. Qualcuno lassù non vuole farci sentire soli.

Domani si arriva a Genova, e ora decidiamo di farci cullare dalle onde del mare a pochi metri da noi.


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