Per prima cosa ci soffermiamo sotto la statua di Pietro Micca, soldato che si è sacrificato per la patria. Passiamo da Piazza Savoia al municipio, fino alle Porte Palatine, vecchie mura della città costruite nel periodo dell’impero romano. Arriviamo al Duomo di San Giovanni Battista, dove vi è esposta la Sacra Sindone, passiamo per il Palazzo Reale e ci concediamo una pausa lungo il fiume Po che attraversa e divide a metà la prima capitale d’Italia. Che fiume imponente, ci ammalia con la sua potenza e la sua bellezza… E dire che la sua fonte è non più ampia di un tavolino da bar.
Proseguiamo attraverso via Roma, famosa per i più svariati negozi e per lo shopping, arriviamo in Piazza San Carlo, denominata anche il salotto di Torino (un caffè può venire a costare quanto un caffè preso in piazza San Marco a Venezia) e infine, un pochino stanchi ma soddisfatti, si ritorna verso casa.
Un tour spettacolare, anche se ancora un giorno non basta per visitare ogni angolo di questa stupenda e magica città.
Si avvicina il momento della partenza, la sentiamo molto, ci dispiace lasciare un amico conosciuto per caso ma che si è dimostrato un segno tra i segni. Ci dispiace non poterci fermare ancora qualche giorno per terminare la visita, il museo Egizio, il museo della montagna, della scienza… Che magia.
Torneremo, è una promessa. È una promessa fatta a Fabri, che ci ha coccolati come cuccioli per questi tre giorni. È una promessa fatta alla città, per quello che ci ha trasmesso e per quello che ancora non abbiamo visto.
Ci lasciamo il cuore, ci torneremo sicuramente.
Ma il nostro viaggio è appena cominciato e bisogna ripartire alla volta di una nuova regione, la Liguria. Non vedo l’ora, dicono che sia meravigliosa e Fabri ci concede nuovamente l’onore di farci da accompagnatore. Che persona fantastica! Presto, quando torneremo a casa, ricambieremo la sua ospitalità.
A domani, buonanotte eterni pellegrini