Giro d’Italia senza soldi – Giorno 25 04/05/2017 Siena – Grosseto

La pioggia ci ha tenuto compagnia per tutta questa lunga notte, ultimamente è come una nostra compagna di nottate.
La sveglia è accompagnata dal canto degli uccelli delle campagne sianesi e mentre ci ricomponiamo e assumiamo qualche zucchero attraverso delle bustine prese in un bar, ricomincia a gocciolare. Il sole non ha voglia di farsi vivo e siamo preoccupati per la partenza, per fortuna la pioggia si placa e di corsa usciamo e con gli zaini in spalla, dopo averla sbattuta al meglio, pieghiamo la tenda ancora umida.
Partiamo un direzione della statale che porta a Grosseto e dopo una mezzora di tentativi di autostop falliti decidiamo di proseguire lungo la strada più tranquilla.
Nel frattempo il sole si rifà vivo e ci inebria e ci scalda con la sua luce.
Dopo qualche chilomerro ci fermiamo in un osteria a Costalpino dove gentilmente ci permettono di caricare un po’ i telefoni.
Dopo un oretta ripartiamo e comincia a gocciolare ma ironicamente o forse in preda all’esaurimento alzo l’indice e urlo al cielo di aspettare ancora come se dovessi rimproverarlo e ironia della sorte ha smesso di piovere.
Dopo qualche chilometro ci fermiamo qualche minuto in una piazzola di sosta e tentiamo l’autostop. Fortunatamente sta volta si ferma una ragazza che suona in una rock band femminile e ci porta qualche chilometro più avanti dandoci delle dritte sulla strada.
Proseguiamo e raggiungiami la via che porta alla statale, è tutta dritta per 5 chilometri e quindi mentre camminiamo teniamo il pollice alzato speranzosi.
Questa volta a fermarsi è una signora peruviana che sta andando a recuperare la figlia a scuola e ci porta proprio all’incrocio con la statale, ci salutiamo e riprendiamo il cammino.
Ora la situazione si fa un po più complicata, abbiamo 50 chilometri di strada di fronte e ci fermiamo alla prima piazzola di sosta per fare autostop poiché è sicuramente più facile che di fermi qualcuno anche se dobbiamo aspettare delle ore col pollice alzato piuttosto che camminare per 13 ore di fila con l’acqua agli sgoccioli e il sole cocente che si diverte a uscire proprio in queste tratte.
Per fortuna anche sta volta ci va bene,  si ferma Fabio, una straordinaria persona che ha deciso di stravolgere la sua vita e cominciare a viverla a pieno, dopo undici anni di ufficio ha cominciato a vedere le cose da una prospettiva differente, si è domandato perché dovesse perdere le sue giornate in un ufficio ad accumulare ricchezze e continuare a vedere la vita passargli davanti, perdere tempo in una scatola quando non si ha nemmeno la certezza di poter vivere fino alla vecchiaia poiché può accaderr qualsiasi cosa in ogni momento. Ci è stata concessa l’opportunità di celebrare la vita e semplicemente la mettiamo da parte per quello che noi chiamiamo “sistemarsi”.
“Si sta scomodi, inadeguati, immobili con le mani di sabbia a respirare il tempo”
Ringrazio il cielo poiché Matias ha vissuto a pieno fino all’ultimo momento e io ho potuto farne parte.
Arriviami a Grosseto, salutiamo Fabio con un abbraccio e proseguiamo verso il centro, decidiamo di goderci questo momento in un parco soleggiato.
Ora abbiamo decisamente bisogno di una doccia, notiamo una palestra dove una squadra di basket di bambini sta facendo un allenamento, ci rivolgiamo al presidente e con un sorriso ci dice che non c’è nessun problema, ci mostra uno spogliatoio e le docce e finalmente possiamo darci una pulita.
Ringraziamo di cuore il presidente, salutiamo i bambini e riprendiamo il cammino tornando verso il centro e dopo qualche giro e qualche pezzo di pizza che ci è stato gentilmentr offerto, andiamo in cerca di “casa”.
Andiamo in direzione sud e comincia a fare buio con qualche nuvola che non prometto nulla di buono.
Il primo campo è adatto e abbastanza isolato, piantiamo la tenda e tempo di entrare e comincia a piovere: grazie per aver aspettato.
È ora di coricarci, domani dovrebbe essere una splendida giornata.
Buonanotte

All’alba della partenza, una piccola parentesi nell’isola dannata del tempo perduto.

Mancano pochi giorni alla nostra partenza, ci aspetta un’esperienza tutta nuova, imprevedibile.
Un cammino che servirà a farci conoscere i nostri limiti e le nostre potenzialità, quanto possiamo imparare e quanto possiamo insegnare.

Abbiamo deciso che prima di intraprendere questo nuovo capitolo della nostra vita dobbiamo chiudere gli occhi e ritornare dentro a quel sogno, dove abbiamo lasciato tutto in sospeso.

Fuerteventura, l’isola che è riuscita a frantumare la nostra linea temporale, a stravolgere ogni cognizione e a fermare il  nostro tempo.

Abbiamo bisogno di tornare in quella che è stata la nostra bolla, un oasi sigillata dal mondo esterno e dai suoi veleni.

Abbiamo bisogno di ritornare li, dove abbiamo lasciato una poesia incompiuta sopra il tavolo dimenticandoci di mettere un punto alla fine e il tappo alla penna.

Faremo visita alla nostra casa, a quella spiaggia dannata e alla montagna sacra di Tindaya che quel giorno mi ha salvato.

Non so esattamente a cosa andremo in contro, ma sono sicuro che li qualcosa ci sta aspettando.
Sarai al centro di ogni pensiero Matias, ora sei punta del vento e luce solare.

Matias, Fuerteventura 2016

Perché sceglierò sempre di viaggiare




Ho scelto di fare della mia vita un viaggio perché ciò che si acquisisce durante e dopo aver viaggiato è qualcosa che rimane, che ti scolpisce, che mi piace.

Voler partire é un istinto che non riesci a controllare, è una fiamma che arde e che cerca di sprigionarsi, si fa sentire sempre più forte finché non arriva il momento e finalmente puoi spiccare il volo.
Parti, ti inoltri in nuove terre, eslpori… Non puoi fare altro che scoprire e conoscere mondi di cui magari avevi letto da qualche parte, magari visto in foto, o ancora meglio di cui mai avevi sentito parlare.
L’idea di entrare in contatto con qualcosa di nuovo mi affascina, poter vedere come quella che era stata finora la mia realtà possa essere talvolta lontana anni luce talvolta così simile a quella in cui potrei trovarmi viaggiando, è emozionante e mi incuriosisce.
Mi incuriosisce perche solamente imbattendosi di persona in qualcosa di diverso dalla nostra quotidianità si puo davvero comprenderne il senso, e si conosce, si impara, si prende atto del fatto che non esiste solo l’ “IO” con le sue cose e i suoi interessi.
Quando decidi di viaggiare accetti di ritrovarti davanti a qualsiasi cosa. Dopodiché, quando ti ci imbatti, non hai la possibilità di scappare, fare dietrofront, marcia indietro, dire no questo non mi piace cambiamo aria, perché quella potrebbe essere una delle tante realtà e ci sei dentro.
Quando viaggi sei consapevole del fatto che devi prendere al volo quello che trovi. Non c’è tempo per i capricci, ne per le pretese. Bisogna cogliere qualsiasi occasione, che sia l’occasione di imparare qualcosa, che sia l’occasione di conoscere sé stessi o cose nuove.


Una scuola di vita che anche se non ti insegna una data ti insegna a saper vivere pienamente a contatto con la Terra che ci ospita e con chi esiste ed è con noi.
Ammiro con tutto il cuore i genitori pellegrini della Terra che decidono di crescere i propri figli viaggiando, in quanto consapevoli che oggigiorno questo è il modo più sano sicuro e naturale per riuscirci al meglio, per farli diventare forti, consapevoli e tenaci.
Viaggiare ti apre gli occhi e ti apre la mente, cosa fondamentale in questi tempi di odio, pregiudizi, distruzione e insensibilità.

Io scelgo di viaggiare vivendo e di trasmettere questa prospettiva a quanta più gente possibile dimostrandolo con la mia realtà.
Imparare viaggiando è, secondo il mio punto di vista, uno dei modi migliori con il quale affrontare la propria esistenza sulla Terra e dedicherò la mia vita a questo.

Il giro d’Italia senza soldi. Grazie a VOI stiamo realizzando il nostro progetto.

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Mancano pochi mesi alla partenza e più passano i giorni più ci sentiamo pronti e determinati ad affrontare i limiti imposti da ideologie errate.

La nostra mappa si sta arricchendo, si riempie di luoghi da visitare, di persone speciali disposte a darci una mano, di idee, opportunità e tutto questo lo dobbiamo soprattutto a voi che ci seguite e ci date il vostro supporto, perché proprio grazie a voi stiamo capendo che alcuni valori esistono ancora, che si può contare sugli altri.

Grazie di Cuore.

Siamo pronti