Giro d’Italia senza soldi. Giorno 29 08/05/2017 Roma

Anche questa notte abbiamo dormito come se fossimo a casa. Questa famiglia ci sta cullando come se ne facessimo davvero parte.
Ci accomodiamo per la colazione, oggi purtroppo Giovanna non si sente molto bene, probabilmente qualche virus.
Ci prepariamo per la giornata, oggi dovrebbe venire a trovarci Samuele, il mio caro amico che ci ha ospitati il primo giorno, ha deciso di passare una giornata con noi e domani ritornare a casa, che matto.
Oggi inoltre ci incontreremo anche con un’altra persona molto importante, si tratta di Michele, un personaggio particolare che abbiamo conosciuto quando eravamo a Fuerteventura, è tornato a vivere in Italia e legge i tarocchi a chiunque interessato. Quando eravamo alle canaria Chiara si era fatta leggere i tarocchi da lui e devo dire che ha azzeccato tante cose.
Ci aspetta in piazza Maria Maddalena, vicino al Pantheon, e dopo un abbraccio e una lunga chiacchierata ci salutiamo perché è in arrivo il treno di Samuele.
Ci rendiamo conto che la strada per termini è piuttosto lunga e per arrivare puntuali approfittiamo dell’assenza dello zaino e cominciamo a correre.
Arriviamo in stazione ed ecco Samuele, ci diamo un forte abbraccio, si sprigiona una forte emozione, vederlo ci fa decisamente sentire a casa.
Ci dirigiamo verso piazza di Spagna, Samu ha bisogno di comprare una corda di una chitarra e li c’è l’unico posto aperto a quest’ora, una volta arrivati ne approfitta e compra anche un’armonia.
Ora siamo in cerca di un posto dove andare a suonare un po dato che è una nostra abitudine, mi viene in mente il circo massimo e credo sia perfetto.
Percorriamo tutto il lungo Tevere, una passeggiata rilassante e senza il caos del centro.
Arriviamo al circo massimo e dopo nemmeno 5 minuti abbiamo gia qualche strumento in mano e cominciamo a suonare qualcosa. Mi sento a casa, mi sembra uno di quei giorni in cui vado con Samuele da qualche parte in mezzo al verde a strimpellare.
Dopo un paio d’ore purtroppo il cielo comincia a coprirsi e dobbiamo tornare per la cena, siccome Samuele riparte domattina abbiamo proposto a Giovanna una sorta di “scambio”, se ci fosse stata la possibilità di far dormire anche Samuele a casa sua per questa notte lui sarebbe stato onorato di preparare una cena coi fiocchi come solo lui sa fare, lei col suo cuore enorme ha accettato subito e quindi senza perdere tempo ci siamo diretti a casa.
Dopo qualche minuto di camminata comincia a piovere, sembrerebbe solo di passaggio, troviamo ripariamo sotto un tendone di un bar e nel giro di pochi minuti smette.
Riprendiamo la strada con un passo più spedito e finalmente eccoci arrivati, Samuele viene accolto con un sorriso e gli viene spiegato dove si trova tutto quello che gli può essere necessario, che meraviglia, sembra che ci si conosca da anni, eppure in fin dei conti siamo degli sconosciuti.
Mentre prepara dei filetti di merluzzo io mi occupo del contorno e ricerchiamo le spezie e i sapori più appropriati come se fossimo degli scienziati, vogliamo sfruttare questa occasione al massimo e rendere tutto perfetto.
Quando tutto è pronto Ignazio si accomoda a tavola e non appena arriva anche Martino cominciamo a mangiare, è tutto buono, anche sta volta Samuele ha fatto magie. Peccato che Giovanna stia ancora male, mi avrebbe fatto piacere che partecipasse alla cena come per ringraziarla.
Passiamo il resto della serata a raccontare avventure e a goderci questi momenti, il tempo passa velocissimo e si è fatto tardi, domani abbiamo un bel po di strada da fare quindi andiamo a coricarci.
Buonanotte

Giro d’Italia senza soldi – Giorno 25 04/05/2017 Siena – Grosseto

La pioggia ci ha tenuto compagnia per tutta questa lunga notte, ultimamente è come una nostra compagna di nottate.
La sveglia è accompagnata dal canto degli uccelli delle campagne sianesi e mentre ci ricomponiamo e assumiamo qualche zucchero attraverso delle bustine prese in un bar, ricomincia a gocciolare. Il sole non ha voglia di farsi vivo e siamo preoccupati per la partenza, per fortuna la pioggia si placa e di corsa usciamo e con gli zaini in spalla, dopo averla sbattuta al meglio, pieghiamo la tenda ancora umida.
Partiamo un direzione della statale che porta a Grosseto e dopo una mezzora di tentativi di autostop falliti decidiamo di proseguire lungo la strada più tranquilla.
Nel frattempo il sole si rifà vivo e ci inebria e ci scalda con la sua luce.
Dopo qualche chilomerro ci fermiamo in un osteria a Costalpino dove gentilmente ci permettono di caricare un po’ i telefoni.
Dopo un oretta ripartiamo e comincia a gocciolare ma ironicamente o forse in preda all’esaurimento alzo l’indice e urlo al cielo di aspettare ancora come se dovessi rimproverarlo e ironia della sorte ha smesso di piovere.
Dopo qualche chilometro ci fermiamo qualche minuto in una piazzola di sosta e tentiamo l’autostop. Fortunatamente sta volta si ferma una ragazza che suona in una rock band femminile e ci porta qualche chilometro più avanti dandoci delle dritte sulla strada.
Proseguiamo e raggiungiami la via che porta alla statale, è tutta dritta per 5 chilometri e quindi mentre camminiamo teniamo il pollice alzato speranzosi.
Questa volta a fermarsi è una signora peruviana che sta andando a recuperare la figlia a scuola e ci porta proprio all’incrocio con la statale, ci salutiamo e riprendiamo il cammino.
Ora la situazione si fa un po più complicata, abbiamo 50 chilometri di strada di fronte e ci fermiamo alla prima piazzola di sosta per fare autostop poiché è sicuramente più facile che di fermi qualcuno anche se dobbiamo aspettare delle ore col pollice alzato piuttosto che camminare per 13 ore di fila con l’acqua agli sgoccioli e il sole cocente che si diverte a uscire proprio in queste tratte.
Per fortuna anche sta volta ci va bene,  si ferma Fabio, una straordinaria persona che ha deciso di stravolgere la sua vita e cominciare a viverla a pieno, dopo undici anni di ufficio ha cominciato a vedere le cose da una prospettiva differente, si è domandato perché dovesse perdere le sue giornate in un ufficio ad accumulare ricchezze e continuare a vedere la vita passargli davanti, perdere tempo in una scatola quando non si ha nemmeno la certezza di poter vivere fino alla vecchiaia poiché può accaderr qualsiasi cosa in ogni momento. Ci è stata concessa l’opportunità di celebrare la vita e semplicemente la mettiamo da parte per quello che noi chiamiamo “sistemarsi”.
“Si sta scomodi, inadeguati, immobili con le mani di sabbia a respirare il tempo”
Ringrazio il cielo poiché Matias ha vissuto a pieno fino all’ultimo momento e io ho potuto farne parte.
Arriviami a Grosseto, salutiamo Fabio con un abbraccio e proseguiamo verso il centro, decidiamo di goderci questo momento in un parco soleggiato.
Ora abbiamo decisamente bisogno di una doccia, notiamo una palestra dove una squadra di basket di bambini sta facendo un allenamento, ci rivolgiamo al presidente e con un sorriso ci dice che non c’è nessun problema, ci mostra uno spogliatoio e le docce e finalmente possiamo darci una pulita.
Ringraziamo di cuore il presidente, salutiamo i bambini e riprendiamo il cammino tornando verso il centro e dopo qualche giro e qualche pezzo di pizza che ci è stato gentilmentr offerto, andiamo in cerca di “casa”.
Andiamo in direzione sud e comincia a fare buio con qualche nuvola che non prometto nulla di buono.
Il primo campo è adatto e abbastanza isolato, piantiamo la tenda e tempo di entrare e comincia a piovere: grazie per aver aspettato.
È ora di coricarci, domani dovrebbe essere una splendida giornata.
Buonanotte

Girare l’Italia senza soldi.

Mancano 2 mesi alla nostra partenza, si avverte un po di tensione.

Siamo pronti a rischiare, siamo pronti a vivere giornalmente la sopravvivenza e i veri valori umani, sensazioni. ISTINTI.

Siamo pronti a metterci in gioco, a conoscerci, a capire fino a dove possiamo spingerci.

Siamo pronti a vedere il mondo, a conoscerlo, a conoscere la nostra casa.
Sarò sincero, inizialmente avevo qualche dubbio, qualche incertezza, ero un po scettico e mai avrei pensato che così tante persone si mettessero a disposizione per darci una mano per qualsiasi cosa

Sono rimasto davvero senza parole quando le prime persone cominciavano a offrirci un posto in cui dormire, un pasto, anche solamente una chiacchierata.

Ed è proprio uno dei valori fondamentali che vogliamo far emergere attraverso questo nostro progetto.

Con questo ci tenevo particolarmente a ringraziare tutti quelli che si sono offerti per tenere in piedi questo progetto.

Senza di voi sarebbe stato sicuramente più complicato.

 

Vivere vivendo

Noi possiamo rapportarci al pianeta Terra con due atteggiamenti diversi: possiamo comportarci come turisti e guardare la Terra come una sorgente di beni e servizi a nostro uso e consumo, o girare come Pellegrini della Terra e trattare il pianeta con reverenza e gratitudine. I turisti danno valore alla Terra ed a tutte le sue ricchezze naturali soltanto nei termini dell’utilità che ne deriva per loro stessi; i Pellegrini percepiscono il pianeta come sacro e riconoscono il valore intrinseco di tutta la Vita.

I turisti trovano gratificazione nel consumare i doni della natura; i Pellegrini trovano meravigliosa la conservazione della sua magnificenza.

Vi presentiamo il nostro progetto.

Chiara e Nicola.
Per noi, per Matias, per la Terra, per tutti.

Abbiamo bisogno di conoscere, di portarci appresso una mentalità dimenticata, offuscata dal consumismo. Vogliamo cominciare tutto questo proprio da casa nostra.
Con la prossima primavera spiegheremo le vele verso i nostri cuori.

Vi presento il nostro progetto.

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Questo è un ipotetico itinerario che abbiamo creato, sono 6570 chilometri da fare totalmente a piedi per tutta la nazione.
Inoltre l’itinerario è solo la direzione che prenderemo.
Per questo abbiamo bisogno che chiunque ci scriva per dirci: consigli, strade, possibilità, posti da visitare, storie, nomi, idee, sogni, desideri.
Prendete come riferimento l’itinerario stesso e se avete qualcosa da condividere con noi siamo più che contenti, cerchiamo proprio di trarre il più possibile da questa esperienza, di assorbire tutto, di vedere tutto quello che la nostra patria ha da offrirci.
Fateci sapere tutti i posti magici che conoscete e che non dobbiamo assolutamente perderci.

Vogliamo dimostrare che si può fare senza dover contare sulle varie comodità che hanno cambiato completamente il nostro modo di comportarci nei confronti della Terra.

Ma per realizzare a pieno questo progetto abbiamo bisogno della collaborazione attiva e passiva di tutti quelli che hanno a cuore queste iniziative e che vogliono fare la loro parte.
Non riusciremo mai a cambiare il mondo, ma possiamo dare dei messaggi.

Facciamo germogliare questo progetto. Sosteneteci.

Potete scriverci tranquillamente su facebook o sulla nostra mail toccareilmondo@gmail.com

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Non si cambia!

E’ passato un anno e mezzo circa da quando abbiamo deciso di prendere in mano il nostro futuro e buttarci in quella che si può definire “la visione del mondo e della vita da pellegrino”.
E’ passato un anno e mezzo circa da quando abbiamo preso una delle decisioni più importanti e significative per la nostra vita assieme: lasciare le nostre radici e tutto quello che conosciamo in cambio di una svolta, partire alla ricerca di noi stessi e di ciò che non conosciamo ancora, delle emozioni che solo viaggiando ed esplorando si possono provare.
E’ da un anno e mezzo circa che però, al tempo stesso, ci troviamo a dover confrontarci con persone che non sempre la pensano al nostro stesso modo e che al contrario cercano di riportarci, secondo il loro punto di vista, con i piedi per terra.

E’ passato un mese e un giorno esatto da quando siamo ritornati da Fuerte e dal nostro sogno ma nonostante tutto le cose per noi non sono ancora cambiate e non cambieranno. Al contrario, più passa il tempo e più le nostre ideologie e i nostri progetti riprendono forma, si radicano ancor di più dentro di noi insieme alla positività, alla frenesia, alla voglia di ripartire il prima possibile.
Nel frattempo però, mentre aspettiamo il ritorno del caldo, mentre progettiamo, pianifichiamo e aspettiamo ancora, nemmeno qui le cose sono cambiate. Siamo sempre circondati da parole, pensieri e consigli di chi crede che questa non sia la strada giusta, nè per noi nè per nessun’altra persona sulla Terra. Man mano che sveliamo il nostro secondo progetto in solitaria, le persone che hanno la possibilità di starci vicino non stanno facendo altro che allontanarci e spingerci ancora di più a lasciare quello che avevamo lasciato il 15 settembre per Fuerteventura. Mi domando spesso come mai queste persone ancora si ostinano a cercare di infilarci in testa pensieri e modi di vedere le cose che non ci appartengono e che abbiamo già dimostrato non essere nostri.
Ognuno di noi ha i propri sogni. Pazzo non è chi cerca qualcosa di cui sente il bisogno altrove, fuori dalla quotidianità e dalla normalità. Pazzo non è chi fa di tutto per vivere come vuole, dove vuole, con chi vuole.12188967_975492229155497_5408709286556441542_n
Pazzo è chi crede di far fare ciò che vuole a chi non ne vuole sapere di fare ciò che gli viene detto.
Pazzo è chi dice “no non si può fare” quando non l’ha mai provato sulla propria pelle.
Pazzo è chi da consigli, o per lo meno ci prova, su ciò che non ha mai vissuto.

Quando una persona desidera immensamente un qualcosa e ne è convinta al cento per cento, non c’è verso di fargli cambiare idea. Nessuna parola, nessuna persona esterna, nessun lavaggio del cervello può reggere il confronto con un desiderio vivo e puro. L’unica cosa è lasciar fare. Le cose andranno come devono andare in ogni caso, anche dopo mille anni di fiato sprecato, anche dopo parole dette che il vento si porta via.

Questo è ciò che noi abbiamo in testa. Non vi chiediamo consigli, non vi chiediamo il vostro parere su ciò che vogliamo fare, se sia giusto o sbagliato… non cambierebbe le cose. Solamente speriamo di essere compresi, speriamo che chiunque faccia parte della nostra vita comprenda la nostra visione delle nostre cose (e non delle vostre). A chi importa di non essere capiti, quello succede sempre e in qualsiasi parte del mondo riguardo agli argomenti più disparati perchè siamo tutti diversi e con diverse prorità.

Se siete bramosi di darci consigli, beh consigliateci alcune chicche di posti del nostro Paese che meritano di essere visitati, ma perchè ci siete stati. Consigliateci di portare via nello zaino due paia di calzetti in più, ma perchè voi un giorno siete rimasti senza e avete dovuto camminare per chilometri senza facendovi mille vesciche. Conigliateci, ma fatelo per aiutarci ad affrontare al meglio il nostro progetto di camminare per tutta l’Italia a piedi, non per cercare di farci cambiare idea a riguardo… a meno che non abbiate provato a farlo anche voi ma senza riuscirci.

Fate si che i vostri sogni si realizzino sempre nel modo in cui voi lo desiderate. Non esiste anima sulla Terra che possa impedirvi di essere ciò che volete essere e di fare ciò che volete fare.
Noi siamo pellegrini.

Passo San Boldo - 1 novembre 2016
Passo San Boldo – 1 novembre 2016

Non fermatevi mai, perchè sarete sempre più forti.

Dopo mesi di programmazione eravamo riusciti a creare e a realizzare il nostro sogno.
Il 15 settembre abbiamo salutato le nostre case per provare a vivere una vita degna di noi, come la desideravamo, senza limiti, senza leggi, senza ottusi confini.
Siamo atterrati in una terra fantastica, Fuerteventura, una fusione di paesaggi, di culture.

Ci si sentiva esploratori del mondo, eravamo la massima espressione di noi stessi, potevamo esistere come sentivamo di farlo.

Ci è stata presentata la possibilità di vivere in una casa in mezzo al deserto di Tindaya. Praticamente siamo passati dal vivere in centri trafficati, ricchi di inquinamento acustico e ambientale, a vivere in un paradiso tutto nostro, l’unico suono percepibile era quello del vento che soffiava come se sorvegliasse e comandasse in quella terra.
Abbiamo quindi passato i primi giorni a risistemare la casa a nostro piacimento, non ci portava che fosse una casa per due persone e ci vivessimo in 5, non ci importava non avere linea telefonica, connessione o televisione, avevamo tutto quello che poteva servire per vivere più intensamente di chi rimane a casa a sognare.

 

La montagna sacra di Tindaya era proprio dietro di noi, a proteggerci, e dall’altra parte, l’oceano.

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Tindaya 22/10

Ed è stato proprio il giorno in cui in tre abbiamo deciso di godere della vetta di quella sacra montagna che gli altri due hanno preferito passare una giornata di pura quiete nell’oceano, ma quel giorno l’oceano ci ha traditi, portandosi via il nostro fratello Matias. Quanto mi sento male se penso che avrei dovuto insistere di più per farlo venire con noi quella mattina.

Con le lacrime agli occhi abbiamo rifatto la valigia e ce ne siamo andati con i brandelli di quello che rimaneva del nostro sogno.

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Avevamo assolutamente bisogno di tornare nei nostri rifugi, voi, che ci avete accolto cercando con tutte le forze di distrarci e di colmare i nostri vuoti. E col cuore in mano vi ringrazio perchè senza di voi ora saremo persi.

Ma la perdita di Matias ci ha fatto capire che il tempo è la cosa più importante e qualsiasi cosa provi ad ostacolarci non sarà un buon motivo per fermarsi, servirà solo a darci più forza. Grazie.

Non abbiate paura di affrontare la vita a modo vostro, di seguire quello che sentite anche se tutti vi dicono che è un’idea stupida.

Vi annunciamo che con l’arrivo della primavera ripartiremo, per una nuova avventura.
Questa volta giochiamo in casa.

Toccare il Mondo, per Matias

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Pronti via

Avete conosciuto Nicola, il mio amore, che vi ha subito proiettati nel mondo che vogliamo, nella dimensione che stiamo per creare con le nostre mani e i nostri piedini, con i nostri desideri e i nostri progetti, ma prima di iniziare sul serio mi sento in dovere di raccontare come è partita ogni cosa, come si è accesa questa fiaccola inesauribile di amore e vitalismo.

Ora chiunque si aspetterebbe un incontro fiabesco, con campane che suonano, petali di fiori che cadono come fiocchi di neve in montagna, uno scambio di sguardi ipnotico e un bacio così passionale da dar fastidio. Ma come potrete immaginare, Nic ed io siamo più avanti.

Prima di tutto vorrei solo fare un piccolo cenno al nostro primo contatto telematico per i miei auguri, poi un secondo contatto anonimo per qualche mieloso complimento e infine la dichiarazione. Dopo una notte insonne passata a scambiarci tattiche di corteggiamento, un giorno di pioggia riuscimmo ad incontrarci e (entrambi senza ombrello) la nostra prima conversazione faccia a faccia iniziò con “bei capelli”; a voi il piacere e la fantasia di immaginare quanta ironia aleggiava nell’aria.

Sta di fatto che io ero pienamente convinta che avrebbe potuto fare un commento del genere e niente, mi sono innamorata ve lo dico. Lui non so quando si sia innamorato della sottoscritta, ma dopo qualche tentennamento la nostra storia iniziò per mai più finire.

Per capire al meglio la dinamica di questa strana coppia dovete aver ben presente alcune cosette.
Lei è razionalità, lui è istintività
Lei è mamma, lui è bimbo
Lei è ordine, lui è sparso
Lei è stella marina, lui è scoglio
Lei è aeroplanino di carta, lui è vento impetuoso
Lei è meraviglia, lui è scoperta
Ma tutto ciò che è lei è anche lui e viceversa.

Credo che a questo punto voi sappiate ogni cosa necessaria per sedervi belli comodi sulle nostre spalle e cominciare.

Ah, dimenticavo… partenza 15 settembre 2016, biglietto di sola andata, destinazione Gaia.

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Primi passi

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso.

Pablo Neruda

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Presentazione

Tutti noi abbiamo una passione, un desiderio, qualcosa che ci caratterizza da sempre, qualcosa che alla fine pensandoci definisce il nostro carattere e di conseguenza ci distingue dagli altri. Arriva un punto nella vita in cui molti di noi si rendono conto che purtroppo questa “qualità” è sempre stata trascurata o messa da parte, quasi per forza, per dare spazio a tutte quelle cose che l’etica e l’istruzione moderna ci insegnano. Noi siamo arrivati a quel punto della vita. E vogliamo recuperare tutto il tempo perso, la nostra passione è intrecciarci con la natura, conoscere, apprezzare, gustare i frutti del mondo nei modi più semplici possibili e godersi la vita ascoltando i bisogni del nostro corpo e della nostra mente rifiutando le omologazioni che ci vengono offerte. Questa società ci sta togliendo tutto senza rendersi conto che ciò che rendeva il nostro mondo “bello” e ricco di qualità, sta diventando grigio.

Ci presentiamo, siamo Nicola e Chiara, siamo fidanzati e stiamo insieme da 3 anni, ci siamo ritrovati come se avessimo sempre avuto bisogno l’uno del l’altra, amiamo la vita e siamo pronti a viverla. Abbiamo deciso di aprire questo blog per condividere le nostre esperienze con voi per poter essere d’ispirazione a chi ancora è incerto, per poter dare consigli utili a chi ne avesse bisogno e a nostra volta riceverli per poter affrontare più intensamente tutto, per dare speranza agli altri, ma soprattutto per promuovere tutte quelle facce della terra che molti non conoscono e che dovrebbero essere messe alla luce per combattere l’evolvere delle grandi città che distruggono e fanno scomparire ciò che realmente fa suscitare emozioni dentro di noi.

Abbiamo bisogno anche di voi.

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Fuerteventura 2015