Giro d’Italia senza soldi – Giorno 17 26/04/2017 Rapallo

Dopo una nottata splendida e comodissima ci svegliamo carichissimi per proseguire ma purtroppo subito notiamo che il tempo è terribile, piove e pioverà tutto il giorno, dobbiamo fare molta strada e vedere tante cose ma con questo tempo tutto è più complicato scomodo e spento.
Barbara subito ci dice che per lei possiamo fermarci benissimo anche oggi senza problemi. Anche se ci sentiamo davvero in colpa riteniamo sia la scelta migliore, anche per le nostre caviglie che ancora sentono i 32 km di lunedì, inoltre domani il tempo dovrebbe essere leggermente migliore.
Facciamo una super colazione e approfittiamo di questa giornata di fermo per decidere le prossime tappe e segnarci i nomi di tutte le persone che ci scrivono per rendersi disponibili per sostenere il nostro progetto.
Ogni volta che leggiamo i messaggi o i vari commenti di tutte le persone che credono in noi ci si riempie il cuore, vedere come anche senza conoscersi si è disposti ad aiutare qualcuno a raggiungere un obbiettivo, come la collaborazione possa tenere in piedi e realizzare cose meravigliose.
Per pranzo Barbara prepara una deliziosa pasta al pomodoro e subito deve scappare a lavoro e ci lascia serenamente in casa sua.
Nel pomeriggio proviamo a uscire ma la pioggia ci ostacola e non si ferma, torniamo a casa dispiaciuti e con i pantaloni bagnati.
Dopo aver videochiamato e abusato della compagnia di qualche amico preparo la cena e diamo una sistemata alla cucina e ci prepariamo per la notte. Domani proveremo a ripartire sperando che la pioggia sia clemente.
Buonanotte

Giro dell’Italia senza soldi – Giorno 16 26/04/17 Genova – Rapallo

La seconda notte in spiaggia è stata un po’ più simpatica, oltre alla compagnia dei colombiani durante la notte sentiamo lo squittio di alcuni topolini che giocano tra le rocce. Fortunatamente ne io ne Nicola abbiamo la fobia di questi animaletti super dolci perciò non facciamo troppa fatica a riaddormentarci subito.
Arriva mattina e veniamo svegliati da qualche goccia di pioggia che cade sulla nostra tenda ma fortunatamente il sole non fa fatica a comparire e ad asciugare. Dopo aver fatto ordine e rimesso tutto a posto tra zaini e tenda, ripartiamo.

 

Fortunatamente siamo vicini a una delle prime mete consigliate da voi che avevamo segnato su Google maps e infatti, dopo un paio di chilometri eccoci a Boccadasse, un paesino appena fuori Genova costruito sulla costa e composto da casette coloratissime che si specchiano nel mare sottostante. Un presepio splendido, soprattutto la notte quando è tutto illuminato.


Proseguiamo a piedi fino a qualche chilometro fuori Genova ed ecco che si fermano due ragazze sulla trentina: ci possono portare fino a Nervi, a 5 chilometri da dove siamo arrivati. Stupendo, accettiamo e saliamo con loro. Sono molto interessate alla nostra storia e curiose ci chiedono di raccontargliela. Tempo di finire ed è ora di scendere in centro a Nervi.

Da lì proseguiamo ancora a piedi, la strada è una faticaccia, un sacco di tornati e salite, ma d’altronde siamo in Liguria e il paesaggio è così… La nostra destinazione è Rapallo, lì ci aspetta Barbara che appena constatato che ci trovavamo dalle sue parti ci ha scritto e ci ha offerto la sua casa per la notte. Rapallo dista una ventina di chilometri da Nervi ma il tempo non promette bene, nuvoloni grigi si stanno avvicinando e dobbiamo muoverci!


Ci fermiamo a fare autostop e si ferma Patrizia, una signora simpaticissima che sta andando a lavorare proprio a Rapallo! Che coincidenze, siamo super felici e saliamo nella sua pandina. Percorriamo un bel po’ di strada tortuosa e dopo qualche salita e discesa eccoci a Rapallo. Subito scriviamo a Barbara, fortunatamente è anche il suo giorno libero quindi tempo di mettersi d’accordo e raggiungere il suo appartamento ed eccoci insieme a casa sua. Ad aspettarci c’è Barbara e Emanuela, una sua amica di vecchia data e Oreo un gattone bianco e nero inglese e senza una zampina… Che coppia, sono una vera forza della natura! Entrambe hanno passato la loro vita viaggiando tra un paese e l’altro, tra India, Spagna, Canarie, sud Africa, Thailandia… Ci raccontano delle storie incredibili e siamo più che affascinati. La casa di Barbara sembra una casa majorera, ricca di oggetti d’ogni tipo presi come ricordo da ogni paese visitato. Lei lavora il cuoio come hobby, lo fa fin da quando era giovane. Ha tre figli, ognuno sparso per il mondo proprio come ha sempre insegnato loro.
Siamo stati fortunatissimi ad incontrare due persone così, che hanno incentrato la loro vita sulla propria crescita personale non dietro i banchi di scuola ma solo viaggiando, cercando di assorbire ogni singola esperienza vissuta fuori dal loro nido. Sono una fonte di ispirazione, sono la conferma del fatto che non stiamo sbagliando, che se questa è la nostra strada dobbiamo a tutti i costi seguirla, portare avanti ogni singolo nostro progetto, non mollare.
Dopo una cena tipica ligure e del gelato con le fragole è ora di riposare. Domani sarà un’incognita, il tempo non promette affatto bene e sta volta mi sa che ci beccheremo la pioggia e qualche temporale.. ma non ci pensiamo, ci godiamo un letto super morbido che, altra coincidenza, è lo stesso di Nicola a casa a Conegliano.
Dolci sogni ci aspettano… Buonanotte!

Giro d’Italia senza soldi – Giorno 15 24/04/2017 Arenzano – Genova

Dopo una notte cullati dalle onde ci svegliamo carichi e pronti per raggiungere una nuova tappa di questo cammino.
Tempo di smontare la tenda e fare gli zaini e siamo già in cammino verso Genova.
La strada è una meraviglia, sulla destra abbiamo l’infinità del mare che si infrange sulle stupende scogliere liguri e sulla sinistra delle splendide colline.
Dopo una decina di chilometri siamo a Genova solo che per raggiungere il centro mancano ancora 14 chilometri.
Tra una pausa e l’altra, riusciamo a raggiugere il porto dove si trova l’acquario, è stata particolarmente dura ma per fortuna riusciamo a darci forza a vicenda.
Quando chiediamo qualcosa di vecchio nei panifici ci offrono spesso la famosa focaccia ed è una vera delizia!!
Sono le 19 passate e dopo 32 chilometri a piedi finalmente arriviamo a una spiaggia e ci fermiamo perché siamo particolarmente stanchi.
Mentre un tramonto dipinge lo sfondo di questa nostra nuova casa mi si presenta davanti una scena che mi fa scoppiare in lacrime, un padre con un bambino di 2-3 anni che camminano lungo la costa e arrivano a fianco a noi, il padre prende il figlio e lo fa sedere su uno scoglio e comincia a pulirgli i piedi con dell’acqua, gli mette calzini e scarpe e lo fa mangiare. Porbabilmete è una scena normalissima ma certe cose mi fanno emozionare davvero molto. Credo che questa esperienza ci “sbloccherà”, vivremo esteriormente le cose, invece di emozionarci solo dentro la nostra testa sarà proprio il nostro corpo a parlare, saremo meno passivi.
Montiamo la tenda e proprio quando pensavamo di coricarci arrivano un paio di famiglie, credo siano messicani, sono le 9 passate e cominciano ora a bere e a fare una sorta di grigliata, speriamo non facciano troppo chiasso.
In qualche modo riusciami ad addormentarci con la sinfonia delle onde.
Nei prossimi giorni incontreremo un po di pioggia, speriamo bene.
Buonanotte

Giro dell’Italia senza soldi – Giorno 14 23/04/17 Diano Marina – Arenzano

È giunta l’ora di ripartire e salutare Fabri e suo cugino, che ci hanno fatti sentire a casa per questi quattro intensi giorni. Prepariamo gli zaini, ci avviamo verso il lungo mare di Diano Marina e partiamo. Fabri cerca di persuaderci per non partire, il cielo è grigio e pieno di nuvoloni che minacciano pioggia ma noi non possiamo fermarci. Abbiamo una missione da portare a termine.

Dopo i saluti iniziamo la nostra passeggiata per il lungomare ligure, roccioso e incantevole con i suoi colori e le sue casette che danno sul mare.

Passiamo per Cervo, un paesino riconosciuto anche come uno dei borghi più belli d’Italia e dopo qualche chilometro proviamo a fare autostop. Dopo mezzo secondo si ferma un signore, infermiere di Pietra Ligure che ci porta fino alla sua cittadina passando per paesi incantati come Andora, Laigueglia che si specchia sul mare durante le belle giornate, circondati da orti e piantagioni di fiori e piante d’ogni tipo che colorano l’atmosfera e la riempiono con i loro profumi!

Scendiamo in centro a Pietra Ligure ma dobbiamo proseguire, è ancora presto e il nostro obbiettivo è di raggiungere Savona.

Decidiamo di proseguire a piedi e arriviamo a Finale Ligure. Mancano ancora un po’ di chilometri per arrivare a Savona e la stanchezza sulle gambe si fa sentire. Optiamo per dirigerci verso il casello dell’autostrada che porta a Genova e dopo salite immense e rovine finalmente ci arriviamo…. Che storie! Ci rendiamo conto che il casello è veramente piccolo e non c’è nemmeno spazio per far fermare le macchine. Che si fa? Di tornare indietro non se ne parla, siamo arrivati fin qui e dobbiamo trovare una soluzione.

Dopo qualche decina di minuti però ci ritroviamo in macchina di un ragazzo che non esce a Genova ma all’uscita prima, per Arenzano. Ci spiega che seguendo la costa per meno di 20 chilometri arriveremo a Genova! Ci consiglia un posto in spiaggia dove passare la notte e accamparsi e dopo averlo ringraziato lo salutiamo. Subito dopo ci dirigiamo verso le spiagge e dopo qualche incertezza e qualche indicazione chiesta ai passanti, troviamo casa.

Ad aspettarci lungo questa piccola spiaggia libera c’è un anziano signore che pesca e con cui scambiamo qualche chiacchiera, ma non è solo questo che ci accoglie questa sera. Troviamo posati su degli scogli dei sassi, che stanno perfettamente in equilibrio e non potevamo incontrare segno migliore. Qualcuno lassù non vuole farci sentire soli.

Domani si arriva a Genova, e ora decidiamo di farci cullare dalle onde del mare a pochi metri da noi.

Giro dell’Italia senza soldi – Giorno 13 Orbassano – Diano Marina 22/04/2017

Oggi è una giornata particolare, speciale.
Oggi è il 22 aprile, sono passati 6 mesi esatti, oggi arriveremo in Liguria e all’orizzonte ci sarà il mare a fare da sfondo a questa nostra giornata e come se non bastasse è la giornata mondiale della Terra. È quindi un giorno sacro, e oltre a far riecheggiare nel vento il ricordo di un fratello sarà impegno di tutti noi prendere in mano quella che è casa nostra. Poiché l’uomo continua inesorabilmente a danneggiare ciò che lo nutre, a inseguire superficialità materiali a fini economici anche a costo di andare contro colei che ci ha permesso di essere parte di questo ciclo di vita. L’uomo si comporta come se avesse una seconda occasione, come se non ci fossero problemi legati alle sue azioni considerate grandiose, come se avesse un pianeta di riserva su cui può sempre contare.
Facciamo una colazione super abbondante e tempo di rifare gli zaini e siamo gia per strada.
Raggiungiamo la Liguria, più precisamente arriviamo a Diano Marina, una bellissima cittadina sulla costa del golfo omonimo.
Anche oggi saremo con Fabri e suo cugino in un bungalow in un campeggio carinissimo a un passo dal centro e dopo un pranzo a base di carne decidiamo di visitare la città. Uno spettacolo anche se ogni volta che guardo il mare mi sento investito da una marea di emozioni.
Torniamo per cena e dopo aver passato una bella serata a ridere e scherzare ci concediamo una bella dormita.
A domani viaggiatori!

Giro dell’Italia senza soldi – giorno 12 21/04/17 – 3° giorno Torino

Oggi è il nostro terzo e ultimo giorno a Torino, ci aspetta un’intensa visita del centro della città, ovviamente sotto la guida del nostro Cicerone Fabri. La partenza non è prevista per la mattina perché Fabri deve fare un salto a lavoro, ma dopo pranzo siamo carichi e partiamo. Da Orbassano arriviamo in centro in macchina e proseguiamo a piedi, Torino fortunatamente è attraversata da lunghe vie pedonali.

Per prima cosa ci soffermiamo sotto la statua di Pietro Micca, soldato che si è sacrificato per la patria. Passiamo da Piazza Savoia al municipio, fino alle Porte Palatine, vecchie mura della città costruite nel periodo dell’impero romano. Arriviamo al Duomo di San Giovanni Battista, dove vi è esposta la Sacra Sindone, passiamo per il Palazzo Reale e ci concediamo una pausa lungo il fiume Po che attraversa e divide a metà la prima capitale d’Italia. Che fiume imponente, ci ammalia con la sua potenza e la sua bellezza… E dire che la sua fonte è non più ampia di un tavolino da bar.

Proseguiamo attraverso via Roma, famosa per i più svariati negozi e per lo shopping, arriviamo in Piazza San Carlo, denominata anche il salotto di Torino (un caffè può venire a costare quanto un caffè preso in piazza San Marco a Venezia) e infine, un pochino stanchi ma soddisfatti, si ritorna verso casa.

Un tour spettacolare, anche se ancora un giorno non basta per visitare ogni angolo di questa stupenda e magica città.

Si avvicina il momento della partenza, la sentiamo molto, ci dispiace lasciare un amico conosciuto per caso ma che si è dimostrato un segno tra i segni. Ci dispiace non poterci fermare ancora qualche giorno per terminare la visita, il museo Egizio, il museo della montagna, della scienza… Che magia.

Torneremo, è una promessa. È una promessa fatta a Fabri, che ci ha coccolati come cuccioli per questi tre giorni. È una promessa fatta alla città, per quello che ci ha trasmesso e per quello che ancora non abbiamo visto.

Ci lasciamo il cuore, ci torneremo sicuramente.

Ma il nostro viaggio è appena cominciato e bisogna ripartire alla volta di una nuova regione, la Liguria. Non vedo l’ora, dicono che sia meravigliosa e Fabri ci concede nuovamente l’onore di farci da accompagnatore. Che persona fantastica! Presto, quando torneremo a casa, ricambieremo la sua ospitalità.

A domani, buonanotte eterni pellegrini

Giro d’Italia senza soldi – Giorno 11 Torino 20/04/2017

Nottata intensa, oggi Matias ha deciso di venirmi a trovare in sogno, non capivo, mi sono arrabbiato con lui, gli ho chiesto dov’era stato tutto quel tempo mi ha risposto “oceano”, mi sono a agitato ancora di più e mi ha detto che stava solo giocando e di stare tranquillo, mi sono svegliato, mi manchi.
Colazione abbondante e subito Fabri ci porta a visitare le bellezza di questa terra e come Cicerone fin da subito comincia a spiegarci tutto quello che sa su tutto ciò che incrociamo per strada.
Prima tappa Alba un antichissima cittadina in provincia di Cuneo che ci lascia incantati,  dopo aver attraversato il mercato che ci incanta coi suoi profumi e dopo aver visitato cattedrali e piazze, tempo di un boccone e siamo di nuovo per strada.
Ora ci dirigiamo verso Saluzzo, meraviglioso borgo di età romana, il centro storico è unico, case e edifici antichi che si ergono su delle piccole vie in pendenza.
In tutto questo il Monviso è sempre presente sullo sfondo con la sua cima maestosa e crea un immagine spettacolare e sarà proprio la nostra prossima direzione.
Arriviamo a Paesana, un paesino ai piedi del Monvisio circondato da splendide colline verdi e attraversato dal Po: qui ancora si mostra come un piccolo ruscello ed è incredibile pensare che sia il fiume più lungo d’Italia.
Ultima tappa a Pinerolo, un altra città storica caratteristica per il suo panorama sulle pianure torinesi e sulle alpi cozie, Fabri dice che è il posto ideale per portare la fizanzata al primo appuntamento!
Ora si torna a casa, finalmente mangiamo una deliziosa grigliata, siamo davvero entusiasti di aver conosciuto una persona così e dopo una serata di risate si va tutti a letto.
Domani giriamo tutta Torino.
Buonanotte

Giro dell’Italia senza soldi – Giorno 10 19/04/17 Vercelli – Torino

È mattino ed è giunta l’ora di salutare le persone gentilissime dell’ostello che ci hanno offerto un letto al riparo dal vento gelido del giorno prima. Prepariamo gli zaini e iniziamo il cammino verso Torino. Usciti dalla città il mio sesto senso mi consiglia di tagliare per i campi piuttosto che proseguire lungo la strada provinciale, trafficata e percorsa da camion giganteschi.
Dopo esser riusciti a raggiungere di nuovo la strada asfaltata e dopo 10 chilometri di cammino tra campi e risaie (Vercelli città del riso per eccellenza), riusciamo a farci dare un passaggio da un vecchietto super sprint, Francesco, che oltre ad essere affascinato e incuriosito dalla nostra avventura, ci incanta con delle storie della città e del paesaggio circostante.


Si offre di portarci fino a Settimo, una cittadina di qualche migliaio di abitanti a 11 chilometri da Torino. Ci riempiamo le tasche dei suoi consigli per il viaggio, anche lui nei suoi tempi d’oro ha viaggiato molto soprattutto in tenda, e arrivati a Settimo ci salutiamo e lo ringraziamo infinite volte.


Ripartiamo alla volta del centro di Torino e dopo qualche ora di cammino eccoci, il tempo sembra incupirsi e non fa più così caldo come la mattina ma non importa.

Ci facciamo un bel giro in centro e subito dopo veniamo raggiunti da Fabri, un amico di Nicola innamorato del Veneto e dello Spritz! Sarà la sua casa ad ospitarci per la notte e non solo, anche per uno/due giorni successivi. Ci porterà a fare un tour delle principali attrazioni piemontesi, sarà la nostra guida e non vediamo l’ora.
Dopo aver cucinato per noi e dopo una lunga chiacchierata di svariati argomenti ci corichiamo.. domani ci aspetta una splendida giornata all’insegna dei paesaggi di questa stupenda regione che è il Piemonte.

Giro d’Italia senza soldi. Giorno 9 18/04/2017 Varese-Vercelli

Questa mattina ci siamo svegliati con calma, il vento è il primo a farsi sentire oggi, ancora prima dei soliti uccellini.
Dopo una colazione improvvisata puliamo e chiudiamo la tenda e ci prepariamo per partire in direzione Torino.
Fa piuttosto freddo ma probabilmente questo è il punto d’Italia più a nord in cui staremo, quindi ora si fa rotta a sud.
Dopo nemmeno 15 minuti di camminata ed senza fare autostop si ferma un signore molto simpatico e ci chiede se vogliamo un passaggio fino alla provinciale che porta a Novara, assurdo, accettiamo assolutamente e in un batter d’occhio abbiamo gia fatto una quindicina di chilometri.
Il vento aumenta sempre più e ci sono dei preoccupanti nuvoloni grigi, ci mettiamo qualcosa di più pesante e riprendiamo la camminata con le dita incrociate.
Non ci crederete ma dopo nemmeno 5 minuti si ferma un’altra macchina esattamente come prima. Ci avevano avvertiti che in Italia l’autostop era taboo, ci avevano detto che le persone erano chiuse e che la nostra sarebbe stata un impresa titanica se non impossibile, bene ecco dimostrato il contrario, le persone si fermano senza nemmeno tirare fuori il pollice, le persone ci offrono un tetto e tutte le comodità possibili senza aver implorato nulla, siamo così contenti di poter documentare e dimostrare tutto ciò. La solidarietà, la condivisione, l’aiutare il prossimo, sono tutte cose ancora vive e sono ovunque. Non abbiate paura di parlare agli sconosciuti, non abbiate paura di mettere il naso fuori casa, non abbiate paura di andare li dove non conoscete nulla. Seguite i vostri appetiti perché morire affamati vuol dire non aver vissuto.
Conosciamo Lucia, una 30enne neo-mamma che in 10 anni ha girato il mondo e provato un sacco di esperienze e ora spera di far crescere i suoi “polli” di uno e quattro anni lontani dai soliti schemi grigi.
Lucia ci porta fino a Novara dove finalmente il cielo sembra essere più pulito, ci facciamo qualche chilometro a piedi ma il vento è davvero terribile oggi e ci ripariamo in una lavanderia. Dopo pochi minuti entrano due signori di colore che incuriositi dai nostri zaini e dal fatto che fossimo li dentro senza un apparente scopo ci fanno alcune domande, amano il luogo da dove proveniamo e dopo una chiacchierata ci regalano dei portafortuna.
Riprendiamo il cammino, oggi è una giornata davvero assurda, il sole splende e il cielo è finalmente azzurro limpido, potrebbero esserci benissimo piu di 20 gradi se non fosse per il vento inarrestabile e penetrante. Facciamo ancora qualche chilometro e come se non bastasse la strada diventa abbastanza stretta e pericolosa cosi decidiamo di fermarci al primo spiazzo e provare con l’autostop.
E in pochi minuti si ferma un interessante signore che ci porta all’ingresso di Vercelli mentre ci racconta qualcosa sul paesaggio e sui suoi viaggi. Decidiamo di fermarci qui invece che proseguire, il vento non è dalla nostra parte anche se crea forti e intense sensazioni.
Raggiungiamo il centro e visitiamo questa splendida città, ci sono splendide cattedrali e dei parchi molto grandi. Le vie del centro sono infinite e il vento a volte ci spinge a volte ci frena, Chiara sembra agitarsi io mi sto divertendo come un matto!
Cominciamo a preoccuparci su dove mettere la tenda con questo tempo, cominciamo ad essere anche stanchi, sulle mappe in riva al fiume Sesia c’è una macchia verde forse con qualche albero. Mentre ci dirigiamo lì ci arriva una chiamata, sono i nostri sostenitori di Giruland, che da quando siamo partiti vegliano su di noi e fanno il possibile perché tutto vada per il verso giusto, ci informano che hanno fatto una donazione a nome nostro e di Matias a un ostello qui a Vercelli e ci stanno già aspettando. Un gesto nobile che ci riempie il cuore. Ci dirigiamo subito all’ostello e veniamo accolti come dei figli, tempo di compilare dei moduli e siamo gia nella camerata. Che meraviglia.
Ci diamo una lavata, qualche partita a carte, mangiamo qualcosa ed è ora di andare a dormire.
Grazie a tutti per rendere questo progetto realizzabile, un abbraccio.
Buonanotte

Giro dell’Italia senza soldi – giorno 8 17/04/17 Verona – Varese

Dopo aver trascorso la notte in ostello siamo pronti per partire.

Decidiamo di dirigerci verso Brescia passando per il lago di Garda e dopo aver percorso qualche chilometro fuori da Verona e aver fatto rifornimento di pane in una panetteria della città (un chilo di pane fresco e saltiamo dalla gioia come bimbi) veniamo presi su da Massimo, un signore che sta andando al lago per fare un po’ di canottaggio. Dopo qualche minuto di coda arriviamo a Peschiera sul Garda dove decidiamo di buttarci giù per godere della vista bellissima e della splendida giornata di sole che ci stava aspettando.

Ci appisoliamo per un pochino, suoniamo, mangiamo e ci rilassiamo e alle quattro si riparte. Ci consigliano di fare autostop prima del casello per Milano, è attaccato a dove ci troviamo e sicuramente troveremo un passaggio. Arrivati lì dopo qualche minuto una coppia di Varese si ferma, disposta a lasciarci a Brescia ma dopo una lunga chiacchierata subito ci prendono in simpatia e decidono di portarci fino alla loro città, Varese, immersa nel verde più assoluto e vicino al confine con la Svizzera. Lei si offre di ospitarci a casa sua ma noi non ce la sentiamo, preferiamo trovare un posto dove accamparci, sono stati fin troppo gentili ad accompagnarci fin qui risparmiandoci giorni di cammino.

Allora non contenti ci portano al campeggio del lago di Monate, un posto spettacolare sulla riva del lago balneare, immerso nella natura, tra gli alberi e le roulotte di famiglie che hanno deciso di optare per un weekend pasquale diverso dal solito.

Facciamo un giro di perlustrazione, ci facciamo una doccia bollente e siamo pronti per coricarci, accompagnati dal canto degli uccellini e dall’aria fresca e pulita di questo luogo spettacolare.